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Armungia: sabato 14 settembre in scena “Un anno sull’Altipiano”

Un reading musicale ispirato all’opera di Emilio Lussu trasforma il giardino di Casa Lussu in un palcoscenico unico per una serata di cultura e storia, sabato 14 settembre alle 18:30. Pietro Lussu e Felice Montervino rendono omaggio alla Grande Guerra con una performance avvolgente e riflessiva.

Il giardino di Casa Lussu ad Armungia sarà il palcoscenico di un evento culturale di grande impatto sabato 14 settembre alle 18:30. L’Insulæ Lab – Centro di Produzione Musica presenterà una speciale edizione di “Un anno sull’Altipiano. In guerra qualche volta abbiamo anche cantato”. Questo reading musicale, interpretato da Pietro Lussu e Felice Montervino, promette di offrire una riflessione intensa e coinvolgente sull’opera di Emilio Lussu, grande scrittore e testimone della Prima Guerra Mondiale. La serata combina poesia e musica in una sinergia potente e armonica, rendendo omaggio a uno dei testi più significativi sulla guerra.

L’evento segna un momento speciale nel percorso di Casa Lussu, che da sempre valorizza il patrimonio culturale di Emilio Lussu. La scelta del giardino di Casa Lussu come location aggiunge un ulteriore strato di significato, poiché il luogo stesso è intriso della storia e delle memorie del grande letterato sardo. Pietro Lussu, pianista romano e nipote di Emilio, e Felice Montervino, attore isolano di grande talento, daranno vita a una performance che promette di essere non solo un’interpretazione artistica ma anche una celebrazione della memoria storica.

La fusione di musica e parola nel cuore della Sardegna

Il reading musicale è il risultato di una collaborazione spontanea e ispirata tra Pietro Lussu e Insulæ Lab. La produzione si è già distinta per la sua première di successo a Berchidda e ora si prepara a presentare una versione ancora più intensa e significativa nel luogo dove l’opera di Emilio Lussu ha avuto origine. La performance non solo riporta alla luce le memorie della Grande Guerra ma lo fa attraverso una combinazione unica di musica e recitazione, che offre una nuova prospettiva sul testo classico.

Il progetto ha visto la luce grazie alla sinergia tra la sensibilità musicale di Pietro Lussu e l’interpretazione drammatica di Felice Montervino. Quest’ultimo, formatosi presso il RiverrunTeatro di Cagliari e successivamente perfezionatosi in prestigiose scuole di teatro a Milano, ha portato la sua esperienza e il suo talento in questa performance che reinterpreta l’opera di Emilio Lussu con una forza espressiva straordinaria. La narrazione di Montervino e la musica di Lussu si intrecciano in una rappresentazione che non solo ricorda ma emoziona profondamente.

Un’iniziativa di valorizzazione culturale e storica

La serata è organizzata in collaborazione con l’Associazione di promozione sociale “Casa Lussu”, che da tempo si dedica alla valorizzazione del patrimonio culturale legato a Emilio Lussu. Tommaso Lussu, presidente dell’associazione, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa come parte di un più ampio progetto di digitalizzazione e conservazione del fondo archivistico di Emilio Lussu. L’evento di sabato rappresenta un ulteriore passo nella missione dell’associazione di preservare e celebrare l’eredità culturale del grande scrittore.

Felice Montervino, noto per il suo lavoro con teatri stabili e compagnie indipendenti, ha arricchito la scena teatrale italiana e internazionale con interpretazioni di spicco. La sua partecipazione a produzioni come “Macbettu”, che ha ricevuto numerosi premi, e altre opere di successo dimostra la sua versatilità e il suo impegno nella valorizzazione dell’arte teatrale. Pietro Lussu, dal canto suo, ha costruito una carriera di successo nel mondo del jazz, collaborando con nomi di spicco e fondando l’etichetta discografica Gibigiana Records.

About Federica Cardia

Studentessa in beni culturali, cuoca e mamma a tempo pieno. Dopo il diploma come tecnico per il turismo e svariati anni alla ricerca dell'occupazione che più mi si addice, tra cucine, pulizie, e corse in motorino per consegnare raccomandate, ho varcato anche la soglia dell' università alla veneranda età di quasi 30 anni. Fuori corso a causa di diverse vissicitudini, la migliore la mia bambina di 8 mesi, Dafne. Ora giunta quasi alla fine di questo percorso formativo, sarò qui presente per qualche tempo a scrivere per voi.

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