Villanovaforru ospita la XVII edizione della manifestazione “Mestieri, saperi e sapori del passato”
Il 14 e 15 settembre 2024, il borgo di Villanovaforru si trasformerà in un palcoscenico vivo di cultura, tradizione e gastronomia, accogliendo la XVII edizione della manifestazione “Mestieri, saperi e sapori del passato”. Promossa dal Comune, dalla Pro Loco e dal Parco e Museo Genna Maria, in collaborazione con numerose realtà locali, l’evento celebra le radici culturali e artigianali della Marmilla. Dalla ceramica all’intaglio del legno, passando per la lavorazione del ferro e la tessitura, il fine settimana offrirà ai visitatori una vetrina delle maestranze e dei prodotti che raccontano secoli di tradizioni. Tra le protagoniste dell’edizione 2024 spicca la viticoltura, con una dimostrazione pratica sulla trasformazione del mosto, guidata dall’esperto Onofrio Graviano e da una visita esperienziale che approfondirà le antiche pratiche enologiche risalenti all’età nuragica.
Arte, cultura e tradizioni artigiane: un tuffo nel passato
Il centro storico di Villanovaforru accoglierà fin dalle 9:30 di sabato 14 settembre una serie di eventi che coinvolgeranno i visitatori in un viaggio tra i mestieri e i saperi della Sardegna. Il parco e il Museo Archeologico Genna Maria saranno aperti per visite guidate, mentre lungo le vie del borgo si animeranno gli stand di artigiani locali e le dimostrazioni delle antiche tecniche di lavorazione. Ceramisti, cestinai, scultori e artigiani del ferro, pietra e pelle presenteranno le loro opere, restituendo ai visitatori il sapore autentico della tradizione.
Tra i laboratori proposti, spiccano il laboratorio di ricamo curato da Elisa Bassu e il laboratorio di disegno tenuto dall’artista Nino Stagi. Gli appassionati di fotografia potranno invece immergersi nella mostra “Villanovaforru Story: Arregodus de bidda”: Curata da Monica Farris. La sera di sabato sarà arricchita dalla consueta sagra “Simbua frita cun satitzu”, giunta alla XXVI edizione, e dallo spettacolo di musica folk-rock del gruppo Alma Mediterranea. Che saprà allietare gli ospiti con ritmi e sonorità tradizionali.
La riscoperta della tradizione vitivinicola sarda e archeologia nuragica
La viticoltura sarà protagonista con l’evento “De sa bìngia a sa carrada”, una dimostrazione pratica della lavorazione del mosto, affidata ai viticoltori locali e arricchita dagli approfondimenti di Onofrio Graviano, ex ricercatore dell’AGRIS. Per gli appassionati di storia e archeologia, la visita esperienziale “L’uva e il vino in età nuragica” offrirà un affascinante viaggio nel tempo, guidato dall’archeobotanico Mariano Ucchesu e dal direttore del Museo Genna Maria, Giacomo Paglietti.
Nella sera del sabato animerà Nicola Cancedda, autore del libro “Si sardi chi può”. Con il suo stile ironico, racconta la Sardegna attraverso aneddoti e personaggi dell’isola. Non mancheranno poi le classiche visite ai siti archeologici del Pinn’e Maiolu e del Genna Maria. Offrirendo una panoramica completa del ricco patrimonio storico e culturale del territorio.
Domenica tra archeologia, musica e sapori autentici
Domenica 15 settembre si aprirà con le visite guidate al parco archeologico e la mostra “Villanovaforru Story”. Mentre per le vie del paese tanti laboratori artigianali, inclusi quelli dedicati alla lavorazione della birra curati da Valeria Usai. Un appuntamento da non perdere sarà la sagra “Cixiri cun peis de procu”, giunta alla XII edizione. I visitatori potranno qui degustare piatti tipici della tradizione gastronomica locale. La manifestazione si concluderà con lo spettacolo musicale del gruppo Dilliriana, che proporrà un mix di musiche etniche e tradizionali.
In un’atmosfera che intreccia passato e presente, la manifestazione di Villanovaforru rappresenta dunque un’occasione unica per riscoprire la cultura e le tradizioni sarde. Grazie infatti all’ospitalità e all’impegno di una comunità che, anno dopo anno, mantiene vivo e vitale il legame con le proprie radici. Questo evento diventa un punto di riferimento per chi desidera immergersi nell’autenticità del territorio. Non solo offre un viaggio nel tempo. Favorendo poi anche la partecipazione attiva di visitatori e residenti, consolidando così il patrimonio culturale e umano dell’isola.