Un viaggio alle origini del cinema western attraverso proiezioni e dibattiti, dall’8ª edizione di “Storie di volti e silenzi” fino a novembre, con eventi culturali e sonorizzazioni dal vivo
Dal 10 settembre fino al 5 novembre, il Centro culturale Hermaea di Cagliari ospita l’ottava edizione di “Storie di volti e silenzi. La magia del cinema muto”, una rassegna che quest’anno sarà dedicata alle origini del western. L’evento, organizzato dall’Associazione culturale La macchina cinema con il sostegno della Regione Sardegna, offre una preziosa opportunità per rivivere le prime pellicole del genere western, che affonda le sue radici nel cinema muto. Grazie alla collaborazione con la National Film Preservation Foundation, i partecipanti potranno assistere alla proiezione di film rari, molti dei quali difficilmente reperibili altrove, arricchiti dall’approfondimento di esperti del settore.
Le proiezioni inizieranno alle 20:00, con ingresso libero e gratuito. La scelta del western come tema centrale è strettamente legata alle peculiarità che questo genere condivide con il cinema muto, in particolare l’uso limitato dei dialoghi, l’importanza dell’espressività degli attori e l’attenzione alle inquadrature, che rendono il western uno dei generi più affini al linguaggio visivo. Cagliari, con questa rassegna, si trasforma in un luogo di celebrazione della settima arte, richiamando l’attenzione non solo sui film, ma anche sul valore storico e culturale che essi portano con sé.
Le donne e il western: una prospettiva diversa
Tra gli aspetti più interessanti della rassegna c’è la narrazione delle protagoniste femminili nei primi film western. Le pellicole in programma mostrano una rappresentazione delle donne che si discosta notevolmente dagli stereotipi di genere consolidati nel tempo. Infatti, mentre il western è spesso associato a personaggi maschili violenti e dominanti, i film proposti durante l’ottava edizione di “Storie di volti e silenzi” offrono una visione più complessa, dove le donne non sono semplici vittime, ma protagoniste con ruoli determinanti.
I film selezionati includono titoli iconici come “The Silent Man” del 1917, “The Girl Ranchers” del 1913 e “The Covered Wagon” del 1923. Queste pellicole, ambientate negli Stati Uniti durante i primi anni del Novecento, catturano l’essenza di un periodo in cui la conquista dell’Ovest era ancora una realtà viva e pulsante, trasformando spesso luoghi e persone reali in veri e propri set cinematografici.
Cinema e contaminazioni artistiche
Oltre alle proiezioni, la rassegna prevede un evento speciale che si terrà sabato 12 ottobre al Teatro Adriano in via Sassari 16. In questa occasione, il pubblico potrà assistere alla proiezione di “The Girl of the Golden West – La fanciulla del West” di Cecil B. DeMille, un film del 1915 che sarà accompagnato da una sonorizzazione dal vivo. La pianista Silvia Belfiore e il sassofonista Andrea Morelli eseguiranno una colonna sonora originale, scritta appositamente per ricreare le emozioni del cinema muto, quando le orchestre accompagnavano le proiezioni direttamente in sala. L’intento è quello di far rivivere al pubblico moderno la magia del cinema d’altri tempi, riportando in vita un’esperienza cinematografica completa, che coinvolge non solo la vista ma anche l’udito.
Un programma ricco di film storici
Il calendario delle proiezioni comprende film che coprono un ampio arco temporale, dalla Grande rapina al treno del 1903, considerato uno dei capolavori del cinema muto, a The Lady of the Dugout del 1918. Ogni film sarà introdotto da esperti del settore, tra cui il critico cinematografico Andrea Rabbito, lo storico del cinema Simone Tarditi e la docente di cinema Lorella Costa, offrendo al pubblico approfondimenti culturali e storici su ogni opera.
La rassegna rappresenta un’occasione unica per apprezzare il cinema western da una prospettiva inedita, con un’attenzione particolare alla sua evoluzione, alle tematiche sociali e culturali che hanno caratterizzato i primi anni del Novecento. Grazie all’impegno dell’Associazione La macchina cinema e alla partecipazione di esperti, Cagliari diventa ancora una volta il fulcro di un importante momento di aggregazione culturale.