Un traguardo significativo per uno dei più importanti resort equestri italiani, simbolo di accoglienza turistica e valorizzazione degli sport equestri.
Horse Country Resort di Arborea celebra il 2024 come un anno di grande importanza, segnando il 50º anniversario dalla sua fondazione. Questo resort è diventato un laboratorio unico nel suo genere, combinando l’accoglienza turistica con la promozione degli sport equestri, ospitando numerose competizioni internazionali. La storia del resort inizia nel 1974, quando Ettore Giachino, originario di Ivrea, decide di investire nella località sarda di Arborea, con l’apertura dell’Ala Birdi. Giachino vede un’opportunità unica nelle pinete che si estendono fino al borgo di pescatori di Marceddì, puntando sull’equitazione come elemento distintivo.
In quel lontano 1974, l’Italia era immersa nel dibattito sul referendum del divorzio e sulle politiche dell’austerity petrolifera. La Sardegna iniziava a valutare i primi dodici anni di sviluppo turistico dalla nascita della Costa Smeralda, in un panorama turistico-balneare ancora in fase di costruzione. In questo contesto, il sogno di Ettore Giachino prende forma, offrendo una destinazione che unisce mare, ambiente, sport, intrattenimento e cultura. Con il passare degli anni, l’Horse Country Resort evolve, diventando una struttura capace di operare tutto l’anno con eventi, convegni, fiere e appuntamenti sportivi. Questo approccio integrato porta all’ampliamento delle strutture, dalle scuderie alle sale convegni, fino alle villette, che dopo il Covid hanno conosciuto un grande successo.
Una visione lungimirante per il futuro del turismo sardo
Nel 2021, Ettore Giachino scompare, lasciando l’azienda nelle mani del figlio Riccardo e della moglie Marcella Porcella, originaria di Terralba. Marcella, profonda conoscitrice del territorio, ha sempre seguito l’impresa con dedizione. Con il traguardo dei 50 anni, il resort rinnova la sua immagine e i loghi aziendali, mantenendo al centro del messaggio la Sardegna e l’equitazione. “Mio marito è stato un vero pioniere dello sviluppo turistico oristanese e sardo”, racconta Marcella. “Aveva sempre uno sguardo rivolto al futuro, cercando di fare qualcosa non solo per sé stesso, ma anche per la comunità.”
Marcella Porcella ricorda i primi tempi del resort, quando le prenotazioni erano telefoniche e le vacanze duravano un mese. Gli ospiti arrivavano da tutta la Sardegna e non solo, trovando un ambiente familiare e accogliente. Nel 1974, il resort poteva accogliere 160 ospiti e 10 cavalli; oggi, i cavalli sono oltre 50 e il resort ospita circa 80.000 visitatori all’anno. Negli ultimi vent’anni, più di 2,5 milioni di ospiti hanno visitato l’Horse Country Resort, supportati da uno staff altamente specializzato che, con le figure stagionali, raggiunge le 200 unità.
Innovazione e attenzione alle esigenze moderne
Seguendo la visione innovativa di Ettore Giachino, Riccardo Giachino ha continuato ad investire in iniziative che rispondono alle esigenze moderne dei viaggiatori. Nel 2023, il resort ha accolto 2000 ospiti accompagnati dai loro animali domestici, prevedendo di raggiungere quota 5000 nel 2024. In collaborazione con Grimaldi Lines, il resort offre viaggi gratuiti per animali domestici, mentre eventi pet-friendly sono organizzati grazie alla partnership con Purina. Questa iniziativa mira a sensibilizzare sul tema dell’abbandono degli animali, con 50.000 cani e 80.000 gatti a rischio ogni anno in Italia.
A settembre, l’Horse Country Resort ospiterà i mondiali di Endurance, attesi con grande partecipazione internazionale, soprattutto dalle scuderie dei paesi del Golfo Persico. Riccardo Giachino sottolinea l’importanza di eventi come il “Sardegna Endurance Festival”, che nel 2021 ha visto la partecipazione di fantini da 13 paesi. Questi eventi confermano la capacità del resort di attrarre competizioni di alto livello, consolidando la sua reputazione come destinazione di eccellenza per gli sport equestri.