
Le donne raccontate attraverso le opere di Mabi Sanna e Augusto Mola all’interno della mostra Di Cielo in Terra a cura di Ivana Salis
Ivana Salis ha curato una nuova mostra il cui tema centrale, richiamato dalla citazione dantesca, è la donna. Questo metterà d’accordo due espressioni artistiche agli antipodi, ma che troveranno la quadra attraverso proprio la figura femminile. “Di Cielo in Terra“, qualcuno aggiungerebbe, “a miracol mostrare”, citando proprio il famoso sonetto “Tanto gentile e tanto onesta pare” dell’Alighieri. Il tema della donna, di questi tempi, è spaventosamente attuale: nonostante le tante battaglie, la vita in società per la donna è ancora un cruccio, ben lontana dall’immagine angelica della Beatrice stilnovista.
Tanta ancora la discriminazione, tante le violenze, l’annichilimento, il sangue. Questa esposizione vuole però mettere in luce l’aspetto della delicatezza e, per certi versi, dell’etereità che sono propri della femminilità.
Pennellate eteree e sculture delicate
Due artisti, due diversi linguaggi. Un connubio perfetto fra due espressioni artistiche agli antipodi.
La prima è Mabi Sanna: pittrice. Le sue pennellate descrivono una donna senza volto, e danno un senso di etereità. I colori a olio creano atmosfere che si confondono fra loro, indefinite, ora terrose, ora celesti, poi fosche, e limpide. Imprescindibile la componente contemplativa, tipica della Sanna, che si rifà alle sacre scritture nelle sue composizioni pittoriche.
Il secondo è Augusto Mola: scultore. Il suo linguaggio ha echi molto antichi, che risalgono all’arte di suo nonno, che in lui ha perdurato e si è evoluta. La sua scultura si caratterizza per delicate figure di ceramica smaltata, che richiamano i diversi luoghi della Sardegna, specie negli abiti.
La mostra sarà visitabile sino al 22 giugno con orari di apertura il giovedì e venerdì, dalle 18.30 alle 21.30. Il sabato e la domenica dalle ore 10 alle 13 e la sera dalle 18.30 alle 21.30.