Famiglie a Teatro chiude con una nuova produzione: Maria Incantada e il piccolo popolo delle Janas
Ultimo appuntamento sabato 18 e domenica 19 maggio alle 18:00 con la stagione “Famiglie a Teatro”. Botte e Cilindro ha organizzato la rassegna, che ha registrato in quest’ultima edizione un’ottima risposta di pubblico. Si conferma quindi come l’unica compagnia in Sardegna capace di produrre spettacoli per l’infanzia con numeri importanti. Il Ministero della Cultura, assieme alla Regione Sardegna, ha riconosciuto la compagnia. La compagnia sassarese porta in scena una nuova produzione dal titolo “Maria Incantada e il piccolo popolo delle janas”, regia di Pier Paolo Conconi. Consuelo Pittalis, che ha scritto il testo, è anche sul palco insieme a Stefano Chessa, Luisella Conti e Margherita Lavosi. I costumi sono di Roberta Amadu e Luisella Conti, il progetto è impreziosito dalle musiche originali di Mario Chessa dei Bertas.
La trama
Partendo dalla leggenda di Maria Incantada, la Jana abitante dell’omonimo nuraghe, ha inizio un racconto che introduce i piccoli alle creature incantate.
“L’obiettivo principale di questo lavoro” dice Conconi “è quello di portare sul palco storie e personaggi che fanno parte della nostra antichissima tradizione ma che purtroppo i bambini di oggi conoscono poco. Il racconto della Jana conduce poi ad esplorare un intero universo magico ricco di spunti narrativi e di personaggi immersi in quella natura amica e maestra che ha sempre qualcosa da insegnare”.
In questa storia la Jana incontra tanti personaggi che diventano compagni di un viaggio avventuroso.
Le Janas nelle leggende nate nel mondo agropastorale sardo erano donne minuscole, bellissime e gentili, ma timidissime. Tanto che raramente lasciavano le loro piccole case, le cosiddette Domus de Janas, nelle quali filavano su telai d’oro.
La Janas dello spettacolo è una fata che vive esperienze magiche, ma anche sentimenti nei quali i bambini possono facilmente immedesimarsi. Ad esempio, l’amore per una sorella, la paura di ciò che non si conosce.
In questo nuovo spettacolo sono presenti brevi testi in lingua sarda, e alcuni personaggi hanno un nome sardo, come ad esempio Su Entu , il Vento. E’ infatti importante introdurre il suono dell’antichissima lingua isolana nell’immaginario dei più piccoli, per renderli curiosi di conoscere meglio il suono e le storie antiche della Sardegna.