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La scrittrice romana Valentina Mira sarà al centro dell’attenzione giovedì 21 marzo al Teatro Sant’Eulalia di Cagliari. Lunedì 25 marzo sarà alla Fondazione di Sardegna di Sassari per presentare il suo ultimo romanzo, “Dalla stessa parte mi troverai”. Accompagnata da Rossella Scarponi, protagonista delle vicende narrate nel libro, Mira porterà alla luce una storia avvincente e controversa che tocca le corde più profonde dell’umanità
Il romanzo, ispirato a eventi realmente accaduti, racconta la tragica vicenda di Mario Scrocca, un infermiere e sindacalista romano arrestato nel 1987 per la strage di Acca Larentia. Basandosi su una testimonianza dubbia e senza un effettivo riconoscimento, Scrocca viene imprigionato. In circostanze misteriose, muore impiccato nella sua cella a soli 27 anni. La morte, archiviata come suicidio nonostante le incongruenze, getta luce su una vicenda oscura e controversa che la scrittrice Valentina Mira ha deciso di esplorare e portare alla ribalta.
Autrice di grande talento
L’autrice è già nota per il suo lavoro giornalistico su quotidiani e siti d’informazione di prestigio come “il manifesto” e il “Corriere della Sera“. Essa si distingue per la sua capacità di narrare storie avvincenti e di denunciare le ingiustizie sociali. Il suo nuovo romanzo, “Dalla stessa parte mi troverai“, si inserisce in questa tradizione. Affronta temi delicati come la giustizia, la memoria storica e il persistere del fascismo nella società contemporanea.
L’evento di presentazione del libro è organizzato in collaborazione con la casa editrice SEM. Oltre che con l’associazione Theandric teatro non violento e le librerie Miele Amaro Ubik di Cagliari e Koinè Ubik di Sassari. Sarà un’occasione per incontrare l’autrice e approfondire le tematiche trattate nel romanzo. Rossella Scarponi, moglie di Mario Scrocca e testimone diretta degli eventi narrati, sarà presente per condividere la sua testimonianza. E dare voce alla verità nascosta dietro la storia di Acca Larentia.
Storia profonda
Il romanzo di Valentina Mira non solo racconta una storia avvincente, ma si pone anche come una presa di posizione contro l’ingiustizia e il silenzio complice. Il libro si propone di smascherare il culto della morte e la retorica della destra estremista. Oltre ad offrire una prospettiva diversa e più autentica sulla storia recente dell’Italia.
L’evento fa parte del festival Éntula, organizzato dall’associazione culturale Lìberos con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna, e rappresenta un’importante occasione per riflettere sui temi della memoria, della giustizia e della lotta contro l’estremismo politico.
