L’influenza della televisione sui bambini molto piccoli, un tema dibattuto da tempo, torna al centro dell’attenzione grazie a uno studio condotto dal Drexel’s College of Medicine. Gli esperti hanno evidenziato un potenziale legame tra l’esposizione precoce alla TV e comportamenti sensoriali atipici nei neonati e nei bambini sotto i 2 anni
Secondo la ricerca, i bambini esposti a una maggiore visione televisiva entro il secondo anno di vita mostravano una tendenza a sviluppare comportamenti sensoriali atipici. Questi comportamenti includevano la ricerca di stimoli intensi o l’evasione da sensazioni, oltre a una minore sensibilità o lentezza nella risposta agli stimoli esterni.
Lo studio, basato sui dati del National Children’s Study, coinvolgeva 1.471 bambini e ha rivelato che l’esposizione alla TV a 12, 18 e 24 mesi di età era associata a un aumento significativo di comportamenti sensoriali atipici a 33 mesi. Questi risultati sono stati valutati attraverso un questionario compilato dai genitori, che ha valutato come i bambini elaborano ciò che vedono, sentono e odorano.
I ricercatori hanno sottolineato il legame tra l’eccessiva esposizione alla TV e problematiche nel linguaggio, nello sviluppo comportamentale e nei disturbi del sonno, aggiungendo che tali associazioni potrebbero avere implicazioni anche per condizioni come l’ADHD e l’autismo, in cui l’elaborazione sensoriale atipica è comune.
Limitare il tempo passato davanti allo schermo
L’American Academy of Pediatrics raccomanda fortemente di limitare il tempo davanti allo schermo per i bambini sotto i 2 anni e consiglia, per quelli dai 2 ai 5 anni, non più di un’ora al giorno. Nonostante ciò, i dati mostrano un aumento dell’esposizione televisiva nei bambini molto piccoli, con un tempo medio di oltre 3 ore al giorno nel 2014 rispetto a poco più di un’ora nel 1997.
Gli autori dello studio sottolineano l’importanza dell’educazione dei genitori per ridurre il tempo trascorso davanti alla TV nei bambini molto piccoli, suggerendo che i piccoli con sintomi di elaborazione sensoriale atipica possano beneficiare dalla riduzione dell’esposizione televisiva, supportati da pratiche di elaborazione sensoriale fornite da terapisti occupazionali.
Questa ricerca solleva interrogativi cruciali sull’uso dei media nei primi anni di vita e sottolinea la necessità di un approccio consapevole da parte dei genitori per promuovere uno sviluppo sano e armonioso nei bambini in tenera età.