Domani, 3 gennaio 2024, la Rai compie 70 anni. Un traguardo importante per la televisione pubblica italiana, che ha accompagnato il nostro Paese attraverso la storia, le trasformazioni sociali e culturali, le gioie e i dolori della collettività.
Tutto è iniziato il 3 gennaio 1954, quando alle 11 del mattino la prima annunciatrice Rai, Fulvia Colombo, diede il via alle trasmissioni televisive regolari del Programma Nazionale. Il primo programma in assoluto fu “Arrivi e partenze”, condotto da Mike Bongiorno e Armando Pizzo, mentre la sera stessa andò in onda la prima “Domenica sportiva”, il più longevo dei programmi televisivi italiani.
In quegli anni, l’Italia era un paese povero e semianalfabeta che si stava risvegliando dalla macerie della guerra. La televisione, quindi, era un bene di lusso, accessibile a pochi. Ma anche per chi poteva permetterselo, rappresentava un’esperienza nuova e rivoluzionaria.
All’inizio, la tv fu più “buona maestra” che “cattiva maestra”. Insegnò ai cittadini a leggere, a scrivere, a conoscere il mondo. Ma col passare del tempo, la sua natura commerciale e spettacolare si fece sempre più evidente. La televisione divenne un mezzo di intrattenimento di massa, che contribuì a plasmare i costumi e le aspirazioni della società italiana.
Negli anni, la Rai ha attraversato diverse fasi, da quella delle origini, caratterizzata da un’offerta televisiva limitata e fortemente centralizzata, a quella della deregulation, in cui la concorrenza delle televisioni private ha portato a un’offerta più diversificata e a un maggiore pluralismo.
Oggi, la Rai è un’azienda complessa e articolata, che produce contenuti per tutti i generi e per tutte le fasce di pubblico. È un’azienda che ha contribuito a fare grande l’Italia, e che continua a svolgere un ruolo importante nella vita del nostro Paese.
I programmi che hanno fatto la storia
Nel corso della sua lunga storia, la Rai ha prodotto numerosi programmi che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura e nell’immaginario collettivo degli italiani. Tra questi, ricordiamo:
- “Arrivi e partenze”, il primo programma televisivo in assoluto, condotto da Mike Bongiorno e Armando Pizzo.
- “Domenica sportiva”, il più longevo programma televisivo italiano, condotto da Enzo Bearzot, Giorgio Martino, Sandro Ciotti e altri.
- “Carosello”, il programma pubblicitario più famoso della storia della televisione italiana, andato in onda dal 1957 al 1977.
- “Sandokan”, la miniserie televisiva di Sergio Sollima, con Kabir Bedi e Carole André.
- “Il commissario Montalbano”, la serie televisiva di Andrea Camilleri, con Luca Zingaretti.
- “Ballando con le stelle”, il programma di intrattenimento condotto da Milly Carlucci.
La Rai nel futuro
La Rai si trova oggi di fronte a nuove sfide, legate all’avvento del digitale e dell’intelligenza artificiale. La televisione pubblica dovrà saper rinnovarsi e adattarsi ai nuovi bisogni degli utenti, per continuare a svolgere il suo ruolo di servizio pubblico.
Ma la Rai può contare su una storia ricca e prestigiosa, su una squadra di professionisti capaci e appassionati, e su un legame forte con il pubblico italiano. Sono questi gli ingredienti che le consentiranno di affrontare con successo il futuro.