Da giovedì 14 a sabato 16 settembre si terranno a Cagliari, nella facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche, le Giornate cagliaritane delle pari opportunità, Sui Generis
Secondo il report del World Economic Forum, l’Italia è al 79° posto, dietro Uganda, Kenya, Georgia, Etiopia, Thailandia, perdendo 16 posizioni rispetto al 2022. Il tema delle pari opportunità, affrontato dalle diverse prospettive di professioni, sanità, istruzione, lavoro e previdenza, si discuterà da giovedì a sabato nel corso di Sui Generis, Giornate cagliaritane delle pari opportunità.
“Se parliamo di Gender gap, i dati del recente report del World Economic Forum dicono che l’Italia si trova al 79° posto, dietro Uganda, Kenya, Georgia, Etiopia, Thailandia. Ma quello che preoccupa – spiega Anna Rita Ecca, segretario Ordine dei medici provincia di Cagliari – è il calo: abbiamo perso sedici posizioni rispetto al 2022”. Un dato sicuramente da non ignorare.
È invece l’Islanda, per il 14° anno consecutivo, ad ottenere la prima posizione seguita da Norvegia, Finlandia, Svezia e Nuova Zelanda. “L’Europa – aggiunge Susanna Pisano, avvocata e presidente di ConfProfessioni Sardegna – ha la più alta parità di genere: un terzo dei Paesi si classificano nelle prime venti posizioni e venti su trentasei hanno raggiunto il 75 per cento di parità. L’Italia? È al 79° posto nella classifica globale con 70,5 per cento, in calo rispetto al 2022 per punteggio (72 per cento nel 2022) e posizione (era al 63° posto). Di questo passo la parità di genere la raggiungeremo in 131 anni”.
Giovedì 14 settembre dibattito su Lavoro, formazione e libertà delle donne
Cala la posizione anche sul fronte dell’emancipazione politica, mentre cresce la sanità e la partecipazione economica. Stabile invece l’indice dell’istruzione. Anche su questi temi verte la giornata del 14 che si apre giovedì alle 16 con Rosanna Mura (presidente Comitato pari opportunità, Ordine avvocati Cagliari). Lavoro, formazione, libertà delle donne.
Il panel sul ripensamento dell’ottica di Genere su lavoro, professioni, salute, sanità, formazione, istruzione e libertà delle donne riunisce i presidenti Filippo Anelli (medico), Carlo Bartoli (giornalista), Elbano De Nuccio (commercialista), Francesco Greco (avvocato) e David Lazzari (psicologo). A seguire, “Repressione di genere al giorno d’oggi: Donne, vita e libertà” con Tiziana Ciavardini (giornalista) e Farian Sabahi (storica e orientalista) che dialogano con Guido Alpa (La Sapienza, Roma). Modera Ester Cois, prorettrice Pari opportunità, Università di Cagliari.
Venerdì 15 settembre dibattito su Previdenza, Reti antiviolenza, Linguaggio di genere
Venerdì 15 sono previste nove tavole rotonde che andranno a far confrontare esperti e figure di vertice di enti pubblici e privati. Si dibatte di Professioni, Previdenza e povertà, Covid, Segregazione orizzontale e Gender pay gap. Tra gli argomenti affrontati anche quelli di Sicurezza, Burn-out professionale e Reti di contrasto alla violenza. Si parlerà infine di Formazione e istruzione, Intelligenza artificiale, attrattività delle professioni e necessità di costruire un linguaggio di genere.
Sabato 16 settembre dibattito su Salute, malattia e benessere
Sabato 16, dalle 9 alle 13, la giornalista Roberta Ida Villa modera i professori Silvano Tagliagambe e Maria Del Zompo, che si confronteranno sul tema “Percezione e idea della salute: dall’assenza di malattia al benessere della persona”. A seguire, l’intervento del rettore Francesco Mola e quello dei presidenti degli Ordini professionali regionali e territoriali Emilio Montaldo (medico), Matteo Pinna (avvocato), Angela Quaquero (psicologa), Alberto Vacca (commercialist) e Daniela Paba (vicepresidente giornalisti). Ai cronisti saranno riconosciuti quattordici crediti formativi professionali, agli psicologi tredici, mentre avvocati e commercialisti ne avranno dodici.