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Roberta Sale ospite a Paulilatino mercoledì 30 agosto per presentare “Un filo nel vento. Storie di donne”

Roberta Sale ospite a Paulilatino lo scorso mercoledì 30 agosto per presentare “Un filo nel vento. Storie di donne, edito da Ilisso.

Il libro “Un filo nel vento” scritto da Roberta Sale è stato presentato mercoledì 30 agosto in Piazza San Teodoro a Paulilatino, piccola comunità del Guilcer, già nota per il sito archeologico di Santa Cristina. Si tratta per Paulilatino del quarto appuntamento per la rassegna “Parole in Piazza”. A dialogare con l’autrice l’assessora alla cultura Antonela Casula. 

“Un filo nel vento”è un testo che racchiude in se una pluralità di voci, tutte femminili: sono venti per l’esattezza le protagoniste di questi racconti. Donne iconiche prese in prestito dalla mitologia greca e latina: Arianna, Medea, Dafne, Euridice, Penelope, Cassandra, Erminia, Angelica e cosi via. Dalla letteratura italiana invece la celeberrima Beatrice di Dante, Lucia di Alessandro Manzoni, la scrittrice Grazia Deledda. A corredare i racconti le preziose immagini raffiguranti le protagoniste, create da artiste che abitano la Sardegna o che con l’isola hanno un forte legame. 

Parlare attraverso archetipi

Guendalina è l’ultimo racconto del libro: rappresenta la donna contemporanea in cui ci si può facilmente immedesimare: vive la  propria vita facendo esperienza di rapporti tormentati che la portano alla dipendenza psicologica, alla solitudine, al dolore dell’abbandono. 

Ma la sofferenza porta in tanti casi a rivedere i propri confini e a spingere se stessi oltre quelli che chiamiamo limiti, per acquisire nuove consapevolezze di se. In questo caso Guendaina si scoprirà capace di scegliere se stessa, sopra tutto e tutti. Come nel kintzugi, antica arte giapponese, dove i cocci si riparano con l’oro. Così per le cicatrici che lasciano un segno ma anche nuove risorse. Guendalina imparerà a fare yoga, a guardare il mare, a gioire degli amici, delle piccole e grandi cose che rendono la vita di ognuno di noi un ordito unico denso di tante similitudini. 

Alessandro Manzoni, autore contemporaneo

Alessandro Manzoni è stato un illuminante precursore con I Promessi Sposi di verità fulminanti- dice la Sale. Manzoni permette alla protagonista di compiere il viaggio dell’eroe, per meglio dire dell’eroina attraverso il personaggio di Lucia Mondella. Una ragazza timida e inesperta delle cose del mondo, si troverà faccia a faccia con il proprio destino e ne diventerà padrona dominando le avversità della vita.

Ecco il filo nel vento:  filo rosso che è un’epifania: non subordinare più la propria esistenza a quella dell’altra metà ( amata o amato che sia) poiché non esiste l’altra metà della mela. Esiste invece la capacità di attribuire a se stessi un valore per diventare finalmente la protagonista. 

L’evoluzione attraverso la consapevolezza

Arrivare a queste riflessioni significa evolvere, raggiungendo nuove consapevolezze e un’autonomia di pensiero. Le donne della mitologia e della letteratura che l’autrice descrive sono archetipi di donne che hanno rinunciato a un pezzo di sé, per amore. Ma l’amore, quello vero, non può fare male. 

L’amore è cura, permette anche la guarigione di parti di noi che talvolta accogliamo a stento. A testimonianza di ciò l’opera in carboncino di Simone Loi, situata alla fine del testo: opera che è metafora di una convivenza tra maschile e femminile in ognuno di noi. Non più scontro ma integrazione. Come le parole di Enrico Pinna che chiude il libro con “Narciso allo specchio”,  una prosa asciutta che sa di poesia, da cui un estratto: 

“Saranno gli uomini liberi dal pregiudizio, quelli che bussano prima di entrare. Saranno gli uomini generosi nell’anima, quelli sanno sognare e cercano sempre le ali per volare. Saranno gli uomini che amano davvero le donne.” 

Un alfabeto comune

È più che mai tempo di riflessioni come queste, per ridisegnare una società diversa, migliore. Abbiamo bisogno di donne che tengano il filo, come fa Roberta Sale in questo libro certamente autobiografico. Abbiamo bisogno di innescare meccanismi virtuosi come questo, che portino a una riflessione: tutte le donne e gli uomini abitano una parte maschile e una femminile con cui è necessario fare i conti per imparare nuovi linguaggi che abbiano un alfabeto comune. 

About Alessandra Piredda

Cagliaritana d’adozione, laureata in lingue straniere (mass media e comunicazione), con un master in digital marketing. Gli amici mi chiamano wonder woman, perché corro sempre, senza fermarmi mai! Appassionata di sport e benessere, insegno alle persone come prendersi cura di se.

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