La rivoluzione del green Deal. La parola dell’europarlamentare Maria Angela Danzì: “Non tradiamo le future generazioni”.
Dopo la dichiarazione dell’emergenza climatica nel novembre 2019, la Commissione europea ha proposto il Green Deal europeo come piano per raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050. Questa nuova strategia si basa sull’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con obiettivi aggiuntivi. In particolare, si punta a ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. La transizione ecologica gioca un ruolo fondamentale in questo percorso. Bisogna considerare la sostenibilità non solo dal punto di vista ambientale, ma anche in tutti gli ambiti di azione dell’Unione Europea.
Sono stati attuati vari piani e strategie in diversi settori come l’industria, il settore chimico, i trasporti, l’architettura e il design. Sono state proposte iniziative di partecipazione civica per sensibilizzare l’umanità sui cambiamenti climatici.
Il mese scorso il Parlamento è stato chiamato a votare sul provvedimento per il ripristino degli ecosistemi, una parte importante del Green Deal che rischia di percorrere un binario morto.
Nonostante sia un percorso difficile, è fondamentale l’impegno di tutti per proteggere l’ambiente e gli esseri viventi sulla Terra. Purtroppo, il cambiamento climatico provoca uno squilibrio negli ecosistemi, aumentando i rischi per la salute legati ai disastri, alla disponibilità di acqua, alla sicurezza alimentare e ai cambiamenti nella comparsa e diffusione di malattie infettive. Questo aumenterà ulteriormente le disuguaglianze di genere, la marginalizzazione sociale ed economica, i conflitti e le migrazioni.
Come suggerisce l’europarlamentare del M5S Maria Angela Danzì, abbiamo un enorme responsabilità verso le future generazioni e non bisogna dimenticarlo.