Sono iniziati giovedì 6 luglio i saldi estivi, ma con nuove regole: ecco cosa è cambiato
Mauro Antonelli, direttore del centro studi Unione nazionale consumatori (Unc), ha rilasciato un intervista al Today per spiegare quali modifiche la legge Omnibus (direttiva europea 2019/2161) ha apportato per quanto riguarda i saldi.
Innanzitutto, si è deciso di far iniziare i saldi nella stessa giornata per tutte le regioni, in quanto le date diverse creavano troppa confusione. Un’altra novità sta nella giornata scelta: il giovedì è infatti un giorno inusuale per l’inizio dei saldi, che in passato corrispondeva sempre al sabato.
Sarà invece sfalsata da regione a regione la data di fine saldi (che in Sardegna corrisponde al 6 settembre). La motivazione viene spiegata direttamente da Marco Antonelli, che dichiara: “È la stortura del federalismo. In termini di concorrenza il vantaggio è molto limitato perché è difficile che i consumatori si spostino da una regione all’altra solo per fare shopping”.
Parola d’ordine: Trasparenza
Un importante cambiamento lo troviamo nella scelta di scrivere nei cartellini sia il prezzo scontato con i saldi, sia il prezzo più basso che quel capo ha avuto nei 30 giorni precedenti: Per fare un esempio concreto: se si offre uno sconto del 30% e il prezzo più basso degli ultimi 30 giorni era di 100 euro, il venditore dovrà indicare 100 euro quale ‘prezzo precedente’, su cui poi dovrà calcolare la riduzione del 30%.
Con queste nuove regole, valide sia per i negozi fisici che per gli shop online, sarà difficile per i venditori truffare i clienti: saranno infatti obbligati a esplicitare il prezzo di quel capo in quei 30 giorni precedenti alla messa in saldo. Le conseguenze per chi non dovesse rispettare la regola? Una multa salata che va dai 516 ai 3.098€.
Prodotti difettosi
Un’ultima modifica riguarda il tempo che si ha a disposizione per poter restituire un articolo difettoso. Infatti non contano più i classici 2 mesi, ma la garanzia si estende a 26 mesi (ossia 2 anni e 2 mesi) dalla data d’acquisto. L’esperto Marco Antonelli consiglia in ogni caso di fare il reso appena possibile, conservando lo scontrino e/o la prova d’acquisto.