Storia di una guida turistica cresciuta con gli aneddoti e le storie di mniera del nonno e del padre
Maria Paolucci, guida turistica cresciuta con gli anedotti e le storie di miniera del nonno e del padre, racconta il Sulcis-Iglesiente attraverso i social e in particolar modo con i suoi tour.
Tra i suoi prossimi progetti non c’è solo il Sulcis, ma anche il “Pozzo del santuario di Santa Cristina” sito nel territorio di Paulilatino in provincia di Oristano. Un qualcosa di diverso rispetto a ciò che fa di solito, ovvero vorrebbe descrivere l’età nuragica, un passato molto lontano incentrato su quello che più le appartiene di più, l’industria mineraria, già in qualche modo presente ai tempi dei nuragici.
Il lavoro come opportunità
Grazie al suo lavoro ha la possibilità di raccontare la storia del territorio in cui è nata, con l’obiettivo di trasmettere la sua passione per la miniera che ha segnato in modo indelebile la sua terra.
“La mia famiglia è radicata nella storia mineraria, perchè mio nonno lavorava alla miniera di Masua -afferma Maria Paolucci-, mentre mia nonna è “nata” nel villaggio minerario. Insomma di generazione in generazione possiamo dire che ha dato un enorme contributo a quello che faccio attualmente nella vita”.
“Ho iniziato a raccontare la Sardegna quasi per caso -continua Maria-, perchè durante la pandemia nessuno sapeva come impiegare il proprio tempo. Da lì è nata l’idea infatti mi sono detta: “sono una guida turistica, racconto la storia della mia terra quotidianamente, perchè non provare a farlo sui social”.
“Quello che sto facendo adesso è il risultato di uno studio più approfondito -conclude-, dovuto agli anni della formazione universitaria, soprattutto durante la preparazione della tesi e ho proseguito questo percorso anche dopo la laurea. Con questo tipo di lavoro ho capito che cosa si potesse fare nel territorio, cosa che mi è servita successivamente, perchè con mia piacevole sorpresa, nel momento in cui ho deciso di raccontare la storia della nostra terra sui social, il fenomeno è esploso e tutti volevano partecipare ai miei tour”.