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Rapporto OMM: raddoppia la velocità dell'innalzamento dei mari

Livello dei mari, pessime notizie: raddoppia il ritmo di innalzamento

L’OMM ha dichiarato che il livello globale dei mari si sta innalzando a un ritmo più che doppio rispetto al decennio 1993-2002

Lo scioglimento dei ghiacciai e i livelli record di calore degli oceani hanno contribuito a un aumento medio del livello dei mari di 4,62 mm all’anno tra il 2013 e il 2022. Lo ha dichiarato l’agenzia delle Nazioni Unite in un importante rapporto che illustra i disastrosi danni del cambiamento climatico. Quando i livelli del mare aumentano alla velocità mostrata negli ultimi anni, anche un piccolo aumento può avere effetti devastanti sugli habitat costieri verso l’entroterra.

I fenomeni connessi sono erosione distruttiva, allagamento di zone umide, contaminazione di falde acquifere e terreni agricoli da salsedine e perdita di habitat per pesci, uccelli e piante. Se non prendiamo decisioni entro dieci anni, aumenteranno i rischi di inondazioni costiere, erosione e salinizzazione. Per questo è necessario portare e condividere le nostre informazioni scientifiche a livello più locale possibile.

Bisogna dare la possibilità a chi deve prendere le decisioni di valutare quale sia la soluzione più giusta per quella singola area urbana, con determinate caratteriste, per affrontare gli eventi estremi. Non solo per il presente, ma soprattutto per il futuro. Dieci anni è il limite massimo per progettare. Nell’arco di 80 anni, circa 900 milioni di persone, 1/10 dell’attuale popolazione terrestre, verrebbero colpite dall’innalzamento del livello delle acque, con 250/400 milioni di persone costrette a trovare una nuova casa lontana dalle coste sommerse.

Onu, New York: il commento sui rischi connessi al problema

Per il Segretario generale della Nazioni UniteAntónio Guterres, la situazione è estremamente grave e non c’è più tempo da perdere. «L’innalzamento del livello del mare non è solo una minaccia in sé, ma un moltiplicatore di pericoli. Per le centinaia di milioni di persone che vivono in piccoli Stati insulari in via di sviluppo e in altre basse zone costiere in giro per il mondo, l’innalzamento del livello del mare è un fiume di problemi. Esso minaccia le vite e mette a repentaglio l’accesso all’acqua, al cibo e all’assistenza sanitaria.

L’intrusione di acqua salata può decimare posti di lavoro e intere economie in settori chiave come l’agricoltura, la pesca e il turismo. Può danneggiare o distruggere infrastrutture vitali, inclusi sistemi di trasporto, ospedali e scuole, soprattutto se combinata con eventi meteorologici estremi legati alla crisi climatica.

About Walter Zedda

Walter Zedda, 36 anni, Monserrato (CA). Dopo aver conseguito il diploma in ragioneria presso l' ITC Leonardo da Vinci nel 2008, dedico diversi anni al mondo del lavoro. Spaziando dal settore commerciale, dello sport e dell'intrattenimento fino a quello dell'assistenza socio- sanitaria, ho modo di arricchire le mie competenze umane e professionali, nonché di accedere ad una quantità di conoscenze che mi consente di osservare la società con uno sguardo ampio. Nel 2014 maturo dal punto di vista professionale ma, non ancora appagato dalle scelte fatte, decido di intraprendere la carriera universitaria nel ramo della politica, settore che amo profondamente e nel quale mi cimento da attivista. La mia esperienza nel settore è arricchita da due candidature al consiglio comunale di Cagliari. Mi laureo in corso e a pieni voti presso la facoltà di Scienze politiche (Unica) con la specifica in Relazioni Internazionali. Nel 2022 scelgo una magistrale di nuova attivazione: SIC - Innovazione Sociale e Comunicazione. Questa mi da modo di arricchire ulteriormente il mio background culturale e soprattutto di definire e regolare meglio una mia caratteristica innata: la loquacità. Attualmente collaboro con "Radio Unica" da tirocinante, scrivo per la testata giornalistica "Football news 24" e curo l'obbiettivo "Sviluppo e Comunicazione" presso il Comitato di Cagliari della "Croce Rossa Italiana".

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