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Andrea Chénier l’opera lirica di Umberto Giordano

teatro lirico di cagliari
Dietro le quinte
Andrea Chénier l'opera lirica di Umberto Giordano
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Andrea Chénier Melodramma storico in Quattro atti di Umberto Giordano su libretto di Luigi Illica

Andrea Chénier l’opera lirica di Umberto Giordano divisa in quattro quadri, su libretto di Luigi Illica; librettista di Puccini reduce al tempo dal successo de “La Bohème”. Dramma ad ambientazione storica, ispirato alla vita del poeta francese André Marie de Chénier, all’epoca della rivoluzione francese. La prima assoluta fu il 28 marzo 1896 al Teatro alla Scala, diretta da Rodolfo Ferrari, con un cast stellare: il tenore Giuseppe Borghetti, il soprano Evelina Carrera e il baritono Mario Sammarco, il successo fu trionfale. L’Opera ben concertata, elegante, drammatica e sentimentale, conquistò da subito un posto d’onore nei palinsesti dei più importanti teatri del mondo.   

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Un grande affresco storico

Ispirato alla vita di personaggi realmente esistiti, durante la rivoluzione Francese, quest’opera e un grande affresco storico. Umberto Giordano riporta in vita in questo dramma a tinte fosche, una serie di personaggi che rappresentano la società francese in quei tempi tumultuosi.

André Marie de Chénier protagonista dell’opera, nato a Costantinopoli il 30 ottobre 1762 morto a Parigi 25 luglio 1794 è considerato l’unico poeta di spessore del Settecento francese. Di stile neoclassico e preromantico fu il maggior esponente dell’ellenismo d’oltralpe, Politicamente legato al Club dei Foglianti d’ispirazione monarchico costituzionalista, fu ghigliottinato a 31 anni durante la fase del “Terrore”.

Carlo Gérard è ispirato a Jean-Lambert Tallien Parigi 1767 – 1820, Politico e rivoluzionario, votò per la condanna a morte di Luigi XVI, partecipò alle guerre rivoluzionarie, si unì al colpo di Stato del “ IX termidoro” che rovesciò Robespierre, in seguito fu riabilitato da Napoleone, si salvò nel 1815 dell’esilio per i “regicidi” decretato da Luigi XVIII a causa delle condizioni di salute.

Antoine Quentin Fouquier-Tinville ( Foreste 1746 Parigi 1795) magistrato e rivoluzionario, pubblico accusatore presso il Tribunale Rivoluzionario di Parigi durante il regime del terrore. Fu ghigliottinato per aver sentenziato a morte decine di innocenti.

Maddalena di Coigny ispirata alla figlia del Conte di Bercy, nobile decaduta dopo la Rivoluzione innamorata di Andrea Chénier.

La contessa di Coigny  ispirata alla moglie del Conte di Bercy, Madre di Maddalena, uccisa dai rivoluzionari.

Bersi, serva; Come per ironico contrappasso Dantesco il Cognome del conte De Bercy è quella di una fedele  domestica, che aiuta la ex padroncina anche una volta decaduta.  

Atto primo

L’ Atto primo si apre nel Castello dei conti De Coigny. La nobiltà francese continua a divertirsi spensierata malgrado la rivoluzione sia ormai alle porte. La Contessa di Coigny dà una festa nel suo castello. Il giovane servitore Gérard, a sua volta figlio di un servo della famiglia, rimugina l’odio per la sua condizione servile e per i suoi padroni. Solo la contessina Maddalena si salva dal suo odio, egli ne è segretamente innamorato.

Il poeta rivoluzionario

Alla festa è invitato il poeta Andrea Chénier, che subisce le critiche della Contessa e uno scherzo della civettuola Maddalena. Egli difende i suoi ideali contro i costumi corrotti dell’epoca, che stanno portando la società alla rovina; esorta la giovane Maddalena, a tenere in conto l’amore, sentimento disprezzato della società. Ella colpita dalle parole del poeta, si scusa e lascia la festa. Un gruppo di mendicanti introdotto da  Gérard interrompe la festa, la contessa rimprovera il suo servo, che sdegnato si toglie la livrea e si allontana con il padre. La festa riprende e gli invitati ballano una gavotta.          

Atto secondo                                    

Parigi; ponte Peronnet. Siamo nel periodo del “Regime del Terrore” e Robespierre imperversa. Chénier viene costantemente pedinato da un incredibile a spia, avendo attirato i sospetti di Gérard, ormai divenuto un capo della rivoluzione. Una ignota Dama scrive da tempo a Chénier chiedendo protezione. Si tratta di Maddalena de Coigny, alla quale i rivoluzionari hanno ucciso la madre, e ridotta in miseria è costretta a nascondersi. La serva Bersi che fa da intermediaria col poeta, l’aiuta e per guadagnare qualche soldo per sé e per l’ex padrona, si prostituisce.

Sboccia l’amore

Roucher invita Chénier a lasciare Parigi per evitare l’arresto da parte dei rivoluzionari ma egli vuole prima conoscere la misteriosa donna delle lettere. I due si incontrano e Chénier riconosce Maddalena, la ragazza altera della festa ora profondamente diversa, i due s’innamorano.  Improvvisamente irrompe Gérard, avvertito dalla spia, egli è ancora innamorato di Maddalena. Lui e Chénier si sfidano a duello, Maddalena fugge. Chénier ferisce il rivale e questi, per amore di Maddalena, gli consiglia di fuggire assieme a lei, in quanto, ricercato dai rivoltosi. Al popolo che accorre dichiara di non conoscere il suo feritore.

Atto terzo

Tribunale rivoluzionario; La Francia è in bancarotta, ha bisogno di denaro e soldati. Gérard, ormai guarito, vuol  convincere la folla a fare donazioni per la guerra. Madelon, vecchia popolana cieca, offre alla patria suo nipote quindicenne. La spia, esorta Gérard a consegnare Chénier al tribunale rivoluzionario, sapendo che la notizia della sua condanna arriverebbe alla orecchie di Maddalena. Gérard esita, deluso dalla piega degli avvenimenti: non ha abbandonato la sua condizione di servo, poiché ora è servo stesso della Rivoluzione e del suo tribunale di morte.

Il processo

Maddalena si presenta al Tribunale, e dopo una tentata violenza, si offre al suo ex servo perché salvi la vita di Chénier. Commosso, Gérard le promette di salvare la vita del poeta. Durante il processo, Andrea si difende da ogni accusa (Sì, fui soldato): Gérard ritratta la denuncia, che viene però rinnovata dal pubblico accusatore Antoine Quentin Fouquier-Tinville. Chénier e gli altri prigionieri sono condannati a morte.

Atto quarto   

Andrea Chénier scrivendo i suoi ultimi versi da l’addio alla vita . Aiutata da Gérard, Maddalena entra in prigione per incontrare il suo amato. All’alba, i soldati prelevano i condannati, Maddalena si sostituisce a Idia Legray una condannata. Prende così posto a fianco al poeta avviandosi serena con lui al patibolo, rapiti nell’estasi del loro amore. Gérard tiene il biglietto scritto da Robespierre come risposta alla sua richiesta di grazia “Perfino Platone bandì i poeti dalla sua Repubblica”.

Il cast di questa edizione 

personaggi e interpreti principali 

Andrea Chénier Murat Karahan Konstantin Kipiani 

Carlo Gérard Devid Cecconi Badral Chuluunbaatar 

Maddalena di Coigny Oksana Dyka Irina Churilova 

maestro concertatore e direttore Donato Renzetti  

maestro del coro Giovanni Andreoli 

Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari 

regia Nicola Berloffa  

allestimento del Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena

Ringraziamo, Pierluigi Corona ed Eugenio Milia e per l’amichevole collaborazione, ed il maestro Nicola Colabianchi, per aver creduto in questo progetto. Ha collaborato a questa puntata Daniele Aquilotti. Vi do appuntamento per la prima di Andrea Chénier al Teatro Lirico di Cagliari in via Sant’Alenixedda, il 21 aprile ore 20.30 vi aspetto al prossimo appuntamento con “Dietro le quinte” su UnicaRadio a prestissimo.

Andrea Chénier Murat Karahan 

Carlo Gérard   Devid Cecconi  

Maddalena di Coigny   Oksana Dyka

maestro direttore Donato Renzetti  

regia Nicola Berloffa  

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