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LA DIGA ELEONORA

Sardegna: XXXI edizione delle Giornate FAI di Primavera

Sabato 25 e domenica 26 marzo un nuovo appuntamento da non perdere in Sardegna: la trentunesima edizione delle Giornate FAI di Primavera.

Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI) tornerà a coinvolgere i cittadini nella scoperta delle bellezze che li circondano, grazie all’apertura di nove luoghi in tutta la regione, alcuni dei quali poco conosciuti o accessibili solo in via eccezionale, aperti dai volontari delle Delegazioni e Gruppi FAI della Sardegna. Un’opportunità ogni anno nuova e diversa, per accostarsi a un patrimonio eccezionale, raccontato per l’occasione con l’entusiasmo contagioso di tutti i cittadini che sposano la missione culturale del FAI di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale.

Saline Conti Vecchi Assemini, Cagliari

Un’immensa area naturalistica e un sito di archeologia industriale all’interno di un impianto tuttora produttivo raccontano l’impresa del sale con allestimenti d’epoca, proiezioni immersive e percorsi tra vasche naturali, montagne di sale e fauna selvatica. Le Saline sono un bene della Conti Vecchi e valorizzato dal FAI. Sui 2700 ettari dello stagno di Santa Gilla si estendono le saline più longeve della Sardegna: da quasi 90 anni, uomo e natura lavorano qui in perfetta sinergia grazie alla lungimirante impresa dell’Ing. Conti Vecchi che, alla fine degli anni ’20, realizzò un ambizioso progetto per bonificare lo stagno impiantandovi una colossale salina e contribuendo così allo sviluppo economico e sociale di questa zona depressa ai margini della città. Oggi la salina è ancora in attività, vi immergerete percorrendo gli ambienti storici di Direzione, Uffici e Laboratorio chimico, ripristinati nell’aspetto originale, così com’erano negli anni ‘30.

Il complesso archeologico di S’arcu ‘e is Forros, Villagrande Strisaili, Nuoro

Il complesso archeologico di S’arcu ‘e is Forros sorge in territorio di Villagrande Strisaili alle porte dell’Ogliastra lungo la strada che la collega alla Barbagia, in un vasto territorio indicato in cartografia con il toponimo “Inter Abbas” per la presenza del Rio Baccu Alleri a Ovest e del Rio Iscra Abbatrula a Est.
Su un insediamento preesistente, (età del bronzo medio 1500 – 1400 A.C.), composto da diverse capanne costruite senza un ordine preciso nella parte alta del colle, i nuragici costruirono un ampio villaggio santuario, con tre templi a megaron (1200 A.C), caratterizzati dalla pianta rettangolare, così insolita nell’architettura Nuragica, all’interno dei quali si praticavano dei culti che richiamavano numerose persone in occasione di feste e ricorrenze.

L’ex carcere di S. Sebastiano, Sassari

L’ex carcere di S. Sebastiano si costruì tra il 1857 e il 1871, anno in cui si dismise il vecchio carcere di San Leonardo. L’ex carcere di S. Sebastiano si trova al centro dell’espansione ottocentesca della città di Sassari,delimitato da via Roma e via Cavour. Questa zona si scelse in quanto sufficientemente lontana per tenere i carcerati a debita distanza, ma tuttavia abbastanza visibile per servire da minaccioso monito.

La struttura dell’ex-carcere La Rotonda, Tempio Pausania

La struttura dell’ex-carcere La Rotonda si trova appena fuori dal centro storico di Tempio Pausania, considetato capoluogo della provincia Gallura, ed è uno dei simboli della Città, chiamata “la Rutunda” in lingua sarda Gallurese.
Nata come regie carceri ha svolto la sua funzione dal 1847, sempre come struttura detentiva, fino alla sua dismissione nel 2012.

Istituto dei Ciechi di Cagliari

Istituto dei Ciechi di Cagliari è una istituzione storica che in passato ha svolto un ruolo fondamentale nell’educazione, nell’istruzione, nella formazione e avviamento professionale dei giovani non vedenti sardi ed è ubicata a Cagliari, in via Nicolodi, nei pressi dell’Anfiteatro romano e dell’Orto Botanico.
Nel 1902, l’Istituto acquistò dal Comune di Cagliari il terreno, nel quale, su progetto elaborato dall’ing. Costa, venne costruita l’attuale sede che, anche se non completamente terminata, il 24 aprile 1904 fu solennemente inaugurata alla presenza delle più importanti autorità cittadine. La cappella venne terminata intorno al 1906 e utilizzata inizialmente come sala per i concerti e le adunanze generali dei soci. Il salone dei concerti venne invece costruito nel 1917.

Il vecchio complesso ospedaliero San Francesco, Nuoro

Il vecchio complesso ospedaliero San Francesco sorse nei primi decenni del secolo scorso in quella che era allora la periferia nord ovest dell’abitato, ora pieno centro della città. Era compreso fra le vie Deffenu, Demurtas e la linea ferroviaria che terminava nella vicina stazione e che, intorno agli anni 60, ha lasciato il posto alla via Brigata Sassari. Grazie ai diversi interventi di ampliamento succedutisi negli anni, oggi dispone di spazi per circa 10000 metri quadri .Fino alla seconda metà dell’800 a Nuoro non esisteva alcun presidio sanitario e durante varie gravi epidemie che avevano interessato la città e il circondario, l’unico ricovero per malati era costituito dal Convento dei Frati Minori Osservanti

La Batteria Talmone, Palau, Sassari

Sulla costa nord della Sardegna, nella spiaggia delle piscine a Punta Don Diego e circa 7 km da Palau, si trova la Batteria Talmone, un’importante testimonianza della storia militare del nostro Paese. Il complesso si estendeva da Cala Scilla sino alla spiaggia di Cala di Trana. Alla fortezza, perfettamente integrata nell’ambiente circostante, si giunge percorrendo un sentiero di trekking suggestivo e immerso nella ricca macchia mediterranea tra i profumi di ginepro, alloro e mirto: una breve cammino sul sentiero vigilato dai giganti di granito. La fortificazione di Talmone comprendeva nel suo complesso una batteria di cannoni, una caserma che poteva ospitare sino a 100 marinai, una lavanderia, una torre di puntamento, una polveriera in grotta e il molo d’attracco per i rifornimenti a Cala di Trana. Fu dismessa nel 1947 con con la firma del trattato di Parigi che imponeva il disarmo totale della Piazzaforte.

La Diga Eleonora, Busachi, Oristano

La Diga Eleonora è situata nel centro ovest della Sardegna, in particolare nel territorio del comune di Busachi, all’interno della regione geografica del Barigadu, il cui termine, in latino, significa “valicare”. E’ un territorio d’altopiano di selvaggia bellezza, a circa mezz’ora da Oristano, nel quale sono diffuse colture cerealicole e viticole ed è attraversata dal più importante corso d’acqua dell’isola: il fiume Tirso. La diga Eleonora, maestoso esempio di ingegneria idraulica, è uno dei punti di forza del piano per l’utilizzo delle acque della Sardegna. Situata nel territorio comunale di Busachi, è tra le maggiori dighe in calcestruzzo d’Europa del tipo “a gravità di calcestruzzo” e dà origine al bacino artificiale del lago Omodeo, uno dei più imponenti invasi italiani. Prenotazione necessaria

La Stazione Elettrica di Codrongianos

La Stazione Elettrica di Codrongianos è il polo elettrico tecnologicamente più avanzato d’Europa,e si sviluppa su circa 24 ettari,pari a 33 campi da calcio,tra i territori di Codrongianos e Ploaghe(SS). La vasta area ospita la stazione elettrica del collegamento in corrente continua in alta tensione tra Sardegna, Corsica e Penisola Italiana(SA.CO.I.2),i sistemi di accumulo dello Storage Lab di Terna nonché due compensatori sincroni.
Terna è un grande operatore di reti per la trasmissione dell’energia,proprietario in Italia della Rete di Trasmissione Nazionale in Alta e Altissima Tensione.Il primo collegamento denominato SACOI(Sardegna.Corsica,Penisola Italiana)entra in servizio nel 1967.Quello di Codrongianos è il più grande impianto multi tecnologico di batterie d’Europa nonché il sito in Italia che ospita il più vasto panorama di impianti speciali in alta tensione per la gestione del Sistema Elettrico e della Rete di Trasmissione Nazionale.

About Samuel Pes

Appassionato di storia e di geopolitica, di lettura e di cinema. Il più grande desiderio? Diventare giornalista freelance.

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