Il Museo Egizio sbarca a Sassari. Un importante accordo di collaborazione per programmi di analisi e studio dei reperti rinvenuti a Tharros. Tra la direzione regionale Musei Sardegna e il Museo egizio di Torino.
L’obiettivo è la realizzazione di programmi di indagine, analisi e ricerca finalizzati allo studio dei trecento reperti egittizzanti rinvenuti a Tharros. Oggi presenti nella collezione del Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico “Giovanni Antonio Sanna” di Sassari.
L’accordo
L’accordo è stato siglato dal direttore della direzione regionale Musei Sardegna, Luana Toniolo, e dal direttore della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, Christian Greco. Prevede l’elaborazione e il sostegno scientifico di programmi e progetti di ricerca, con la pubblicazione e divulgazione dei risultati ottenuti.
Nei prossimi giorni un’egittologa dell’Egizio arriverà a Sassari per analizzare e studiare i reperti presenti nella collezione del Museo Sanna. Sarà il primo passo per avviare un’interazione solida e strutturata che farà da ponte, non solo virtuale, tra due Musei ricchi di storia. Il protocollo d’intesa avrà la durata di tre anni.
In programma una serie di iniziative che coinvolgeranno il territorio e i maggiori esperti del mondo della cultura con l’organizzazione di mostre, convegni, studi, ricerche. Ma non solo, anche la produzione di pubblicazioni, iniziative, attività didattiche e divulgative, evento come scopo l’inclusione sociale.
Il Museo Archeologico di Sassari
Il Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico è la principale istituzione culturale della Sardegna. Il suo nome deriva da Giovanni Antonio Sanna, imprenditore e politico sassarese. È stata fondata nel 1931 e presenta una collezione di dipinti e vari reperti archeologici.
Il Museo Nazionale “Giovanni Antonio Sanna” è l’attrazione principale di Sassari, la seconda città più grande della Sardegna. Il museo fu costruito negli anni ’70 dell’Ottocento. Il senatore italiano Giovanni Antonio Sanna, che donò la propria collezione alla struttura, aveva dato un nuovo impulso al suo sviluppo negli anni ’30. Il Museo Sanna conserva reperti dal paleolitico fino al medioevo. Qui si possono trovare anche collezioni di dipinti e altre opere d’arte di artisti nazionali.