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Museo del Microcosmo nella Casa Saddi

Museo del Microcosmo nella Casa Saddi

Un viaggio in un museo interattivo e
non convenzionale, il Minimù si svela al pubblico nella sua versione stabile a Casa Saddi

MiniMù, mini museo itinerante del Microcosmo, è un progetto ideato e coordinato dall’Associazione Punti di Vista. Nato nel 2015 dal desiderio di realizzare un museo di scienze naturali itinerante e accompagnarlo ad attività di divulgazione scientifica, e non solo, che possano coinvolgere un’utenza che va da piccoli gruppi di adulti, famiglie ad intere classi.

L’immaginario estetico scelto è quello delle Wunderkammer del 1700, i cosiddetti Gabinetti delle Meraviglie in cui l’esotico e le scienze naturali entravano in commistione rendendo possibile lo stupore nel visitatore.

L’allestimento del MiniMù itinerante consiste in valigie che contengono le camere delle meraviglie, con curiosità e reperti del microcosmo racchiusi in ampolle e piccoli scomparti, il contenuto può essere arricchito e tematizzato a seconda del contesto ambientale in cui viene presentato il laboratorio.

Progetto originale e unico nel territorio

Nel 2020 nasce la collaborazione con l’associazione Casa Saddi, casa storica campidanese a Pirri, Cagliari, dove è stato allestito un MiniMù permanente.

Si tratta di un progetto originale, unico nel territorio che si inserisce perfettamente come tassello mancante nel tessuto culturale del territorio di Pirri.

 La casa-museo contiene già al suo interno in esposizione una interessante collezione che comprende strumenti medici e varie attrezzature scientifiche risalenti al periodo dal secondo dopoguerra in poi, ereditate dal dottor Annibale Saddi, medico di professione e padre degli attuali proprietari. Tra i desideri di questo progetto, uno è quello di portare avanti l’amore per la ricerca e la scienza trasmessi da Annibale ai propri figli e nipoti.

Da qui nasce l’idea di offrire uno spazio interattivo che vada oltre la divulgazione scientifica, che sia un luogo di scambio, arricchimento culturale, occasione di riflessione sulle paure e fobie e sui pregiudizi di genere, un’occasione di gioco e apprendimento rivolto a diversi target di utenza: adulti, famiglie, bambinə.

Grazie alle numerose collaborazioni attivate in questi anni dall’associazione Casa Saddi con compagnie teatrali, scuole di musica e associazioni culturali, questo spazio interattivo si inserisce in un contesto già animato dal punto di vista musicale, del cinema, del teatro. Questo facilita la progettazione e  promozione di eventi condivisi con altre realtà, rendendo il contesto sempre più multiculturale e pluridisciplinare.

Si tratta di un progetto originale, unico nel territorio che si inserisce perfettamente come tassello mancante nel tessuto culturale del territorio di Pirri.

Il Minimù è un allestimento esperienziale e intereattivo

Il Minimù è un allestimento esperienziale e intereattivo, per sua natura “biodegradabile” è in continua trasformazione.

Si sviluppa in tre ambienti principali: la Stanza di Isidora, il Teatro Scientifico, la Boscoteca Sonora.

Questo progetto vuole andare oltre l’idea di Museo: è un laboratorio multidisciplinare dove si incontrano scienze naturali, arte, poesia, teatro, suono, lettura, gioco, proprio come la sede che lo ospita, Casa Saddi, un centro culturale dove lo scambio e l’incontro di varie realtà artistiche e culturali è all’ordine del giorno.

Prevede un cartellone di incontri, tra laboratori per bambinə e famiglie, formazioni, mostre, workshop, che si sviluppano durante tutto l’anno.

L’evento prevede una visita immersiva al Minimù

L’evento prevede una visita immersiva al Minimù, una mostra fotografica di Alessandro Spiga, una mostra sonora di Cesare Brizio.

Dopo la fase esperienziale, ci troveremo a fare quattro chiacchere con alcune persone per noi molto importanti e che sono state font di ispirazione e cruciali nel nostro percorso formativo!

Sarà presente un rinfresco e un banchetto dove chi vorrà potrà contribuire alla sostenibilità del Minimù!

About Samuel Pes

Appassionato di storia e di geopolitica, di lettura e di cinema. Il più grande desiderio? Diventare giornalista freelance.

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