
La dieta mediterranea è un regime alimentare tipico delle zone del Mar Mediterraneo che limita il consumo di grassi animali privilegiando quelli vegetali.
Non a caso, grazie alle sue proprietà terapeutiche, Il 16 novembre 2010 a Nairobi in Kenya il Comitato Intergovernativo della Convenzione Unesco sul Patrimonio Culturale Immateriale, approva l’iscrizione della Dieta Mediterranea nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale.
Lo studio è nato dalla ricerca scientifica di Ancel Keys biologo e fisiologo statunitense, che soggiornando in Campania nel Cilento ebbe modo di notare un estrema longevità della popolazione locale. A partire dai primi anni ’50, Keys realizzò un esperimento: “Seven country study”. Furono esaminate 12.000 persone tra i 40 e i 60 anni residenti in vari stati: Giappone, Stati Uniti d’America, Olanda, Jugoslavia, Finlandia e Italia. Keys osservò per un ventennio queste persone, e si rese conto che i gruppi etnici colonizzanti il bacino del Mediterraneo, grazie ad un’alimentazione più salutare rispetto a quella americana, avevano una minor incidenza di quelle patologie definibili “le malattie del benessere (sovrappeso, diabete, colesterolo alto).
Il ricercatore divulgò l’esito dell’esperimento attraverso il libro dal titolo: “It well and stay well, the mediterranean way”, le abitudini alimentari e la longevità delle popolazioni mediterranee. In linea di massima, Ancel Keys consigliava soprattutto di: aumentare il consumo di cerali, verdura, frutta, pesce e olio di oliva, e diminuire quello di carne (soprattutto rossa e grassa) e di zuccheri raffinati. Keys contribuì al consolidamento dell’espressione “Dieta Mediterranea” rendendola famosa in tutto il mondo e diede dignità medica e scientifica a tale espressione, codificando le caratteristiche della Dieta. Negli anni 90’ è nata la “Piramide Alimentare” che sintetizzava i principi cardine della Dieta Mediterranea ufficializzandone il valore salutistico. Ancel Keys visse in Italia per 28 anni, risiedendo a Pioppi, frazione di Pollica, comune del Cilento, ed ebbe occasione di studiare sul campo gli effetti benefici della dieta locale sulla salute della popolazione.