L’inquinamento da allevamenti, prodotti farmaceutici e sanitari, insieme a quello derivante da scarse condizioni igienico sanitarie di sistemi come fognature e rifiuti urbani, minaccia di causare un enorme aumento globale di superbatteri resistenti a tutte le forme di antibiotici, distruggendo così un pilastro fondamentale della medicina moderna.
E’ quanto emerge da un report dell’Agenzia ambientale delle Nazioni Unite, che spiega che senza interventi entro il 2050 potrebbero morire 10 milioni di persone ogni anno a causa della resistenza antimicrobica (AMR).
Questo fenomeno causerà anche un danno economico di circa 3,4 miliardi di dollari all’anno, già entro la fine del decennio.
Cosa sono i superbatteri?
I superbatteri sono batteri resistenti agli antibiotici che possono causare gravi infezioni estremamente difficili da trattare.
Dalla scoperta degli antibiotici, i batteri pluritrattati si sono adattati e hanno messo in atto cambiamenti mirati ad aumentare la propria resistenza.
Il termine inglese più ampio “superbugs” comprende ceppi di batteri, virus, parassiti e funghi resistenti alla maggior parte degli antibiotici e ad altri farmaci comunemente usati per trattare le infezioni da essi causate.
I germi si evolvono costantemente per sopravvivere, trovando nuove strategie di difesa per superare gli effetti degli antibiotici definiti “meccanismi di resistenza”.
Il DNA fornisce istruzioni al germe in merito a come produrre proteine specifiche utili ai suoi stessi meccanismi di resistenza, che possono cambiare nel tempo e portare a infezioni più resistenti.
Inoltre, i batteri resistenti agli antibiotici possono condividere i loro geni di resistenza con altri batteri non esposti agli antibiotici, attraverso un meccanismo che permette loro di continuare a moltiplicarsi.
Quali conseguenze sono associate alle infezioni causate da superbatteri?
Quando un superbatterio è implicato in un’infezione, i pazienti possono presentare sintomi molto diversificati. I sintomi di infezione più comuni includono:
- Febbre
- Affaticamento
- Diarrea
- Tosse
- Dolori muscolari
I sintomi assomigliano a quelli di un’infezione batterica, con l’unica differenza che l’infezione causata da un superbatterio non risponde ai farmaci, quindi i sintomi non migliorano.
Alcune persone, anche se infette da un superbatterio, non sviluppano alcun sintomo, ma sono colonizzate.
Le persone colonizzate in buona salute che veicolano batteri senza avere sintomi possono infettare inconsapevolmente altre persone vulnerabili.
La resistenza sviluppata dai superbatteri nei confronti degli antibiotici più importanti complica la gestione del paziente, poiché i medici sono costretti a provare un farmaco dopo l’altro per curare le infezioni contratte in ospedale.
I superbatteri causano già oggi molte infezioni post-chirurgiche, rendendo la chirurgia di routine più pericolosa e rappresentando quindi una minaccia importante per l’assistenza sanitaria, compresa la chemioterapia per la cura del cancro, le nascite effettuate con taglio cesareo e il trapianto di organi.
Come prevenire la diffusione dei superbatteri?
In passato, alcuni dei superbatteri più pericolosi erano confinati nelle strutture sanitarie.
Questo perché le persone malate o che si trovano in uno stato indebolito sono più suscettibili a contrarre infezioni.
Ma le infezioni da superbatteri non si limitano agli ospedali e, se alcuni ceppi sono presenti nella comunità, chiunque, comprese le persone sane, può essere infettato.
I test e le analisi di laboratorio richiedono giorni o addirittura settimane per testare e identificare il ceppo batterico responsabile dell’infezione.
Migliorare l’uso e lo sviluppo della diagnostica
Migliorare l’uso e lo sviluppo della diagnostica è pertanto essenziale, così come lo sono i test rapidi di laboratorio per aiutare a identificare i batteri soprattutto nelle infezioni resistenti, al fine di garantire che l’antibiotico giusto venga utilizzato al momento giusto per l’infezione giusta.
Negli ultimi anni sono state sviluppate strategie locali e globali volte a prevenire la resistenza agli antibiotici, con specifiche consulenze e guide per operatori sanitari, ospedali e cittadini.
I nuovi antibiotici sono un elemento importante nella lotta contro la resistenza agli antibiotici e possono aiutare a migliorare le opzioni di trattamento e gli esiti, soprattutto contro le infezioni resistenti.
Tuttavia, questa lotta non può fare affidamento solo sullo sviluppo di farmaci.
Azioni importanti per prevenire la diffusione di infezioni causate da superbatteri dovrebbero essere condivise a livello globale mediante:
- Utilizzo dei dati per rilevare e monitorare la resistenza attraverso, ad esempio, reti di laboratori nazionali.
- Fornitura di risorse e competenze in risposta a un’epidemia tramite misure di prevenzione e controllo delle infezioni.
- Migliorie nell’uso degli antibiotici a tutti i livelli, fornire prove e strumenti per le strutture per implementare pratiche di gestione degli antibiotici, collaborare con i partner alimentari per garantire un uso veterinario ottimale degli antibiotici per trattare, controllare o prevenire infezioni e programmi.
- Individuazione delle lacune nelle conoscenze relative alla resistenza, all’ambiente e alla salute umana e animale.
- Modalità innovative per prevenire le infezioni con farmaci, diagnostica e sviluppo di vaccini.