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Due fratelli

Domani a Olbia: “Due Fratelli” di Fausto Paravidino

Sabato 25 febbraio sarà al Teatro Civico di Alghero e domenica 26 febbraio al Teatro Civico “Oriana Fallaci” di Ozieri

Al via domani al Cine/Teatro di Olbia “Due Fratelli” di Fausto Paravidino, testo cult del Novecento. Poi in tournée nell’Isola per un duplice appuntamento sabato 25 febbraio al Teatro Civico di Alghero e domenica 26 febbraio al Teatro Civico “Oriana Fallaci” di Ozieri. Lo spettacolo sarà sotto le insegne della Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.

“Due Fratelli” è una commedia nera che indaga sul disagio giovanile, il malessere e la confusione di una generazione priva di ideali e di speranze per il futuro. I protagonisti trascorrono le loro giornate apparentemente senza impegni di studio o di lavoro, compongono lettere “immaginarie” e si confrontano con le piccole e banali incombenze del quotidiano in una convivenza resa difficile da tensioni sotterranee e legami di sangue, alleanze e antagonismi culminante in una tragedia annunciata.

Ambientazione

Lo spettacolo è ambientato nella mise en scène de L’Effimero Meraviglioso, con Noemi Medas, Federico Giaime Nonnis e Leonardo Tomasi per la regia di Maria Assunta Calvisi. Inoltre si svolge nello spazio claustrofobico di un appartamento in città che Boris e Lev dividono con una coinquilina, Erika, dal passato enigmatico. Tra i due uomini esiste un rapporto strettissimo, quasi simbiotico, fondato sulle radici comuni e su vicende familiari cui si allude in modo ambiguo, in cui si inserisce o meglio si insinua, quasi inconsapevolmente, nel ruolo di pericolosa e conturbante femme fatale, la donna indipendente e spregiudicata quale simbolo del caos.

Rappresenta, in particolare, la fotografia di una gioventù allo sbando, senza ambizioni né progetti. “Due Fratelli” si consuma nell’indifferenza e nella brutalità di una condizione quasi “selvaggia”. Insomma un ritorno all’infanzia, tra impulsi e bisogni primordiali che prevalgono sulla ragione: sottratti allo sguardo vigile di una madre o di un padre, che si presume esistano da qualche parte insieme a un’altra figlia, in attesa di “buone” notizie sui loro “successi”. Infine i due giovani si trovano in una condizione privilegiata che permette loro di non doversi guadagnare il pane.

About Isabella Murgia

Isabella Murgia nata a Sassari, ma vivo a Cagliari dalla quinta elementare. Diploma di Liceo scientifico, laurea triennale in filosofia. Passione per il giornalismo e l'informazione.

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