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Mattietti

Cagliari: Mattietti, “Gloria”da riscoprire, sperimentale e innovativa

Martedì 7 febbraio nel foyer di platea del Teatro Lirico di Cagliari, il musicologo e critico musicale Porf. Gianluigi Mattietti ha presentato Gloria di Francesco Cilea

L’opera lirica in tre atti andrà in scena venerdì 10 febbraio alle 20.30 ad inaugura la Stagione lirica e di balletto 2023 del Teatro Lirico di Cagliari. Alla presentazione partecipano anche Antonio Albanese e Francesco Cilluffo, rispettivamente regista e direttore dell’opera.

Prof. Gianluigi Mattietti è nato a Roma, residente a Parma, si è laureato all’Università degli Studi «La Sapienza» di Roma (sotto la guida di Pierluigi Petrobelli), con una tesi su Jeux di Debussy. Ha studiato al Conservatorio di Musica di Santa Cecilia di Roma, diplomandosi in Musica elettronica e in Composizione. Ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Storia e Analisi delle Culture Musicali (tutor Paolo Emilio Carapezza) con una tesi su Aldo Clementi, poi pubblicata dalla Lim.

Una carriera all’insegna della musica

Prof. Mattietti ha insegnato Composizione al Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, e nell’Università della stessa città è attualmente docente di Storia della Musica. Ha pubblicato monografie e saggi su alcuni aspetti analitici e teorici della musica contemporanea e su compositori come Aldo Clementi, Ivan Fedele, Toshio Hosokawa, Domenico Guaccero, Fausto Romitelli, Francesco Filidei, Stefan Prins. Esperto di teatro musicale contemporaneo, ha recentemente curato l’aggiornamento del Dizionario dell’Opera (Baldini+Castoldi). All’attività di ricerca, affianca quella di critico musicale, collaborando con le riviste AmadeusClassic VoiceIl Corriere musicale. È membro del Consiglio direttivo dell’Associazione Nazionale dei Critici Musicali.

Mentre Antonio Albanese, regista di Gloria di Francesco Cilea, titolo di apertura della nuova stagione lirica del teatro lirico di Cagliari, sposta l’ambientazione in uno scenario ispirato all’architettura di un pozzo sacro nuragico. “Ho scoperto la meraviglia del Pozzo sacro di Perfugas, un monumento antico e allo stesso tempo di una grande modernità. Ho voluto omaggiare la vostra Isola”, ha detto il celebre attore e regista, rivolto alla platea del foyer del Teatro nel corso della guida all’ascolto dell’opera che sarà messa in scena dal 10 febbraio. Poi un tributo a cast e maestranze del Lirico : “Non ho mai trovato un cast così eccezionale”, ha detto Albanese.

Presentazione a tre voci

Quella di questa sera è stata una presentazione a tre voci: l’esperto, Gianluigi Mattietti musicologo e critico musicale è stato infatti affiancato, oltre che da Albanese, dal direttore d’orchestra Francesco Cilluffo. “Questa riscoperta di Gloria da parte del teatro lirico di Cagliari è un atto d’ amore, la volontà di far conoscere un’ opera poco eseguita e che merita di essere apprezzata anche dal pubblico di oggi”, ha detto Cilluffo. La serata è stata allietata dalle due arie del soprano Valentina Boi e del tenore Denis Pivnitsky diretti da Giovanni Curreli. Poi la parola all’ esperto.

Mattietti ha svelato gli elementi di forza di quest’ opera rappresentata per la prima volta nel 1907 alla Scala, diretta da Arturo Toscanini. Non ha il successo sperato e viene ritirata dopo due recite “nonostante con Gloria Cilea tentasse una via al rinnovamento dell’opera italiana, creando un’ opera nazionale e recependo le influenze che arrivavano d’ oltralpe, in primis Wagner e Debussy – ha aggiunto – una partitura che mescola stili diversi, un’ opera
sperimentale e innovativa. Ma questo esperimento non ha avuto seguito. Cilea è vissuto per quasi altri 50 anni e non ha più composto opere”.

Il musicologo ha poi puntato l’attenzione sui leitmotiv che permeano tutta l’opera. Per poi annunciare che seguirà le rappresentazioni al Lirico. “Applaudo alla scelta dei teatri d’opera di portare in scena anche rarità che meritano di essere conosciute”.

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