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Applicazione contro bullismo e cyberbullismo

Applicazione contro bullismo e cyberbullismo

La BullyBuster cattura i bulli negli istituti scolastici italiani

Dopo la Campania, è la volta della Sardegna. Nel Liceo Motzo di Quartu Sant’Elena, dove il 17 febbraio insegnanti e alunni potranno conoscere e testare praticamente l’app BullyBuster messa a punto dai ricercatori degli atenei di Cagliari, Napoli, Foggia e Bari. Ogni istituto può chiedere di ospitare una tappa.

Le considerazioni del coordinatore del progetto per quanto riguarda Unica

Per l’Università di Cagliari il coordinatore scientifico è il docente Gian Luca Marcialis: “L’applicazione per cellulari e pc è disponibile per giovani, nuclei familiari, istituti scolastici e forze dell’ordine. Andando nelle scuole vogliamo far vedere il semplice modo con cui le soluzioni avanzate, concesse dagli algoritmi dell’intelligenza artificiale insieme al diritto e alla psicologia, sono particolarmente importanti per la rilevazione e l’opposizione agli atti di bullismo o cyberbullismo”.

Dove chiedere il “BullyBuster tour”

Sul sito www.bullybuster.unina.it è possibile richiedere l’inserimento nel “BullyBuster tour”, in presenza o on line. Possono farne domanda i insegnanti e i dirigenti scolastici interessati scrivendo a infobullybuster@unina.it.

Il primo evento in Sardegna di presentazione dell’app

Dopo la prova avvenuta in un istituto alberghiero di Avellino, il prossimo appuntamento è previsto nel Liceo Motzo di Quartu Sant’Elena, apripista nell’Isola, in cui il 17 febbraio si potrà prendere confidenza con BullyBuster e capirne la semplicità di uso per trasmettere potenziali abusi e violenze. Nella scuola quartese coinvolte nove classi di quinta superiore, che saranno coordinate dal docente Gian Luca Marcialis e dalla dottoressa Giulia Orrù di Unica, della docente Grazia Terrone (Università di Foggia e Tor Vergata), dalla dottoressa Michela Gravina (Università Federico II, Napoli) e dall’ingegner Vincenzo Gattulli (Università di Bari).

Come agisce l’applicazione in esame

Una semplice applicazione inserita negli smartphone o sui pc consente di segnalare atteggiamenti frasi, video, foto, interventi in chat o altro che possa essere ricondotto, con verifiche di vario livello, ad atti di bullismo o cyberbullismo. Avvisi che possono essere visti sui singoli device. Questi sono preparati da una struttura di intelligenza artificiale capace di mettere in allarme i familiari, le autorità scolastiche e, nel caso, anche le forze dell’ordine. Il tutto è inoltre in grado di operare in modo interamente automatico e funzionare perciò da guardia h24 se collegato a sistemi di videosorveglianza (sia in luoghi aperti che chiusi) oppure se presente(nell’identico modo di un semplice antivirus) su cellulare, tablet o pc in cui si usano social network, siti e app. di messaggistica.

Cosa l’app e in grado di fare

L’app è in grado di rilevare autonomamente atteggiamenti sospetti tra la folla, individuare situazioni di stalking e prepotenze, discernere espressioni verbali e facciali aggressive (oppure casi di deep fake facciali, in immagini, foto o video, manipolate cambiando i volti delle persone). Inoltre gli avvisi, in forma anonima, possono essere messi nell’app direttamente da chi assiste o ha notizia di comportamenti non consoni o contenuti multimediali indebiti, per essere poi sottoposte ad opportune analisi.

La squadra che ha creato l’applicazione

Il piano, creato con una sovvenzione del Ministero della ricerca nel 2019, mette in contatto team di studiosi di quattro atenei tra Sud Italia e Sardegna. Essi sono qualificati non solo in ambito tecnologico e A.I. ma anche in diritto e psicologia. I coordinatori scientifici delle quattro università (esperti in vari ambiti di carattere tecnologico, psicologico e giuridico) sono i docenti Carlo Sansone (Napoli Federico II, capofila), Gian Luca Marcialis (Cagliari, docente di Ingegneria elettrica ed elettronica), Donatella Curtotti (Foggia) e Donato Impedovo (Bari).

About Giorgio Saitz

Appassionato di calcio a livello enciclopedico con la passione per l'economia e la giurisprudenza

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