Il collegamento tra i benefici dati della natura e il Parkinson secondo una ricerca dell’ateneo sassarese
Uno studio dell’Università di Sassari ha l’obiettivo di porre in correlazione i benefici che la lussureggiante natura della Sardegna propone(una quantità esigua di persone crede che l’Isola può essere reputata una vera “palestra a cielo aperto”)con i vantaggi che essa può dare nel contrastare una difficile patologia come il morbo di Parkinson. Tutto ciò per dare una vita più facile alle persone affette da questa malattia.
Il nome del progetto e da chi viene sponsorizzato
Il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Sassari ha l’obiettivo di mostrare questa situazione, con lo studio “Sardegna palestra a cielo aperto: interventi motori adattati in ambiente naturale in persone con malattia di Parkinson”, sovvenzionato dalla Fondazione di Sardegna.
ll proposito di questa ricerca sul Parkinson
Questo progetto è incluso all’interno di una sequenza di progetti che hanno lo scopo di incentivare negli individui comportamenti atti a migliorare la loro salute mediante una vita dinamica grazie alla valorizzazione delle bellezze e delle peculiarità del luogo dove vivono (sia nel caso di persone sane che con malattie di altro tipo).
Quando, dove e chi prenderà parte alla presentazione del progetto
Il progetto sarà presentato il 3 febbraio alle ore 9.00 presso l’aula A del complesso biomedico dell’Università sassarese in viale San Pietro. Parteciperanno alla presentazione del progetto il Rettore dell’Università degli Studi di Sassari, Professor Gavino Mariotti(in qualità di rappresentante dell’Ateneo sassarese) e il Sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus. Saranno presenti inoltre i rappresentanti degli Enti a vario livello co-promotori, i cui interventi di saluto saranno seguiti dalle relazioni dei ricercatori protagonisti della ricerca.
Lo sport un valido alleato contro la malattia
Lo studio, eseguito su uomini e donne a cui purtroppo è stato rilevato questa terribile situazione riguardante il Parkinson, si protrarrà per circa un anno e si dividerà tra l’organizzazione di tutte le fasi valutative e il compimento di un piano sportivo multidisciplinare in profondo contatto con la natura. Questo include trekking, surf, kayak e vela, con la seguente diffusione e pubblicazione degli esiti della ricerca. Infatti è estremamente chiaro il fatto che l’esercizio fisico può essere un importante aiuto nel perfezionare la stabilità fisica, la dinamicità funzionale e le capacità di fare sport nelle persone colpite da questa patologia.
La squadra che intraprenderà la ricerca sul Parkinson
Il team che si occuperà della ricerca sarà diretta di studio dalla docente Lucia Cugusi, Professoressa del corso di laurea in Scienze motorie, Sportive e Benessere dell’Uomo dell’Università di Sassari. Coopereranno allo studio anche i professori e degli studiosi della sezione di Anatomia e Istologia dell’Ateneo sassarese con il Professor Pasquale Bandiera, della Fisiologia Umana con la Professoressa Franca Deriu e della Bioingegneria con il Professor Ugo Della Croce.
Le ulteriori persone che faranno parte del progetto
Alla ricerca parteciperanno, come importanti collaboratori, l’U.O.C. di Neurologia dell’AOU di Sassari, guidata dal Professor Paolo Solla, l’Ambulatorio dei Disordini del movimento della ASL di Sassari, diretto dal dottor Kai Paulus, le Associazioni Parkinson di Sassari e Alghero, il CUS Sassari, Adventure Guide, Bonga Surf School, Yacht Club Alghero, 3Motion e Azen Kayak. Tutti loro con la loro conoscenza e qualità professionali condurranno le persone che prenderanno parte al progetto a vivere un esperienza veramente importante che ricorderanno per tutta la loro vita.