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Orfeo ed Euridice

Domani al TsE di Is Mirrionis: “Orfeo ed Euridice”

Una favola antica con un inedito lieto fine per la celebre tragédie opéra su libretto di Ranieri de’ Calzabigi

“Orfeo ed Euridice” domani, domenica 29 gennaio al al TsE di Is Mirrionis, (Teatro del segno di Is Mirrionis). Una favola antica con inedito lieto fine per la celebre tragédie opéra su libretto di Ranieri de’ Calzabigi. Favola che segna l’inizio della “riforma gluckiana”, ispirata al mito dell’aedo tracio, figlio di Calliope e del re Eagro (o del dio Apollo), capace di incantare le bestie feroci con la sua voce e il suono della sua lira.

L’evento si presenta in occasione del terzo e ultimo appuntamento della stagione musicale “Vieni all’Opera al Teatro TsE” 2022-2023 a cura del Teatro del Segno in collaborazione con l’Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt”, inserita nel progetto pluriennale Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro 2017-2026.

La trama

Racconta del misterioso potere della musica e della poesia grazie alle quali uno dei più famosi artisti dell’antichità riusciva ad ammansire le belve e acquietare e allietare gli animi creando una sorta di incantesimo. Inoltre si tratta di un’antologia che racconta la celebrazione dei riti funebri per Euridice, uccisa dal morso di un serpente e Orfeo piange per la perdita della sposa adorata, finché gli appare Amore per annunciargli che gli dèi impietositi gli concedono di scendere agli Inferi e condurla via con sé, purché egli non si volti a guardarla prima di essere giunto insieme a lei di nuovo tra i vivi.

Orfeo intraprende così il suo viaggio nell’Ade tra peripezie e ostacoli, e placati gli spiriti inquieti con la dolcezza del suo canto, si aggira nei Campi Elisi dove infine ritrova la sua Euridice. Nel terzo atto il ritorno si rivela assai arduo l’aedo non può abbracciare l’amata e neppure incontrare il suo sguardo, ella ignara dell’imposizione divina è tormentata da dubbi crudeli, teme che colui non sia il suo sposo o peggio ancora che non l’ami più.

Sotto i riflettori tre brillanti e già affermati cantanti lirici: il baritono Manuel Cossu, cantante e performer, compositore e arrangiatore, autore di musicals, collabora con diversi ensembles; il soprano Federica Cubeddu e il soprano Alice Madeddu, allieva di Elisabetta Scano e Gianluca Belfiori Doro. Sul podio il maestro Raimondo Mameli alla guida dell’Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt”: un ensemble che riunisce giovani talenti e musicisti professionisti per cimentarsi con un repertorio che spazia da celebri partiture cameristiche e sinfoniche di grandi compositori ai capolavori della storia del melodramma con il duplice obiettivo di formare nuovi interpreti e di avvicinare il vasto pubblico alla conoscenza della musica classica.


About Isabella Murgia

Isabella Murgia nata a Sassari, ma vivo a Cagliari dalla quinta elementare. Diploma di Liceo scientifico, laurea triennale in filosofia. Passione per il giornalismo e l'informazione.

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