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Sa Carrela ‘e Nanti: torna dopo due anni il Carnevale di Santu Lussurgiu

Sa Carrela ‘e Nanti: Torna dopo due anni il Carnevale di Santu Lussurgiu

È tra le corse di cavalli più antiche, spericolate e spettacolari dell’isola. Dopo due anni di pandemia Sa Carrela ‘e Nanti torna a Santu Lussurgiu con importanti novità e con una voglia di ripartire più forte che mai. Si inizia il 12 febbraio con la tipica “prima domenica” in cui si svolgeranno le prove generali della manifestazione. Le corse ufficiali con i cavalieri vestiti in abiti tradizionali e in maschera avranno invece luogo tra il 19 e il 21 febbraio, con la chiusura di martedì grasso.

L’euforia del Sindaco Diego Loi

Un entusiasmo palpabile nelle parole di Diego Loi, Sindaco di Santu Lussurgiu: “Sarà il grande ritorno dopo due anni di stop: finalmente riabbracciamo la normalità. A brevissimo avremo una riunione in Prefettura per definire i dettagli organizzativi. Non mi risulta che quest’anno ci saranno prescrizioni particolari dopo l’ultimo biennio di rinunce. Faremo di tutto perché Sa Carrela ‘e nanti torni nel suo massimo splendore.”

Pausa Covid e ripresa

Anno dopo anno, e ora ancora di più dopo la pausa imposta dal Covid, l’Amministrazione comunale insieme all’Associazione cavalieri e a tutti i vari soggetti coinvolti, punta a qualificare e potenziare sempre più la manifestazione, che continua inoltre ad essere riconosciuta dal Ministero quale “Carnevale Storico d’Italia” e dalla Regione Sardegna quale “Manifestazione di grande interesse turistico”.
“Gli ultimi due anni sono stati caratterizzati da edizioni speciali. Nel 2022 l’evento si è celebrato in estate nella frazione di San Leonardo di Siete Fuentes con “Parezas de Sa Carrela’ e Nanti”.” Nel 2021 invece la manifestazione è divenuta virtuale. Un’edizione “futuristica” che ha guardato al passato, in una veste del tutto moderna dal titolo Memoriae. Quest’anno, nonostante non si abbiano ancora numeri precisi sulle adesioni per via delle procedure di iscrizione che si svolgeranno nei prossimi giorni, la speranza è che ci sia grande entusiasmo e partecipazione anche da parte dei giovani e, dal fermento, sembra che saranno numerosi i cavalieri si contenderanno il prestigio di questa manifestazione millenaria.

Le tradizioni antiche di Santu Lussurgiu

Le tradizioni equestri come quella di Santu Lussurgiu sono infatti molto antiche, hanno avuto origine nel tardo medioevo per poi svilupparsi ai tempi dei Giudici di Arborea e dei viceré spagnoli che puntarono sull’allevamento di razze speciali per le corse. Sa Carrela ‘e Nanti, letteralmente “la strada di davanti”, si riferisce alla storica via principale del paese -via Roma- tratto nel tempo divenuto caratteristico e imprescindibile della manifestazione, tanto da identificarne il nome. La via di 350 metri è divisa in zone. La prima, s’iscappadorzu è quella in cui si presentano i cavalieri che a coppie di due, e spesso con maschere diverse per i diversi giorni, sfrecciano a tutta velocità fino a Santu Ienzu, punto di arrivo e fine del paese, per poi tornare da “sa carrela ‘e segusu” (la strada di dietro) e ripercorrere nuovamente la via, fino a mezz’ora prima del tramonto.

L’abilità dei cavalieri

Nelle corse a pariglia che si svolgono durante il Carnevale a Santu Lussurgiu, i cavalieri mostrano abilità equestri impressionanti accompagnate da un grande compostezza, non solo come imposto da tradizione ma anche dalle regole che accompagnano questa manifestazione fin dalle sue origini, tratte delle esercitazioni delle cavallerie leggere. Esistono dei premi ma non si partecipa per essere premiati, i cavalieri partecipano per mostrare il proprio valore e le proprie abilità: sono loro i veri protagonisti insieme al cavallo.

Le parole del Presidente dell’Associazione Cavalieri

“Sa Carrela ‘e Nanti chiama a sé l’intera comunità che si riunisce intorno allo spettacolo acrobatico e all’interno delle cantine” afferma Diego Deriu, Presidente dell’Associazione Cavalieri, il quale aggiunge “ai visitatori che sceglieranno di farci visita consigliamo di arrivare dalla mattina: da noi non ci sono biglietti, quindi chi arriva prima si assicura i posti migliori. E all’imbrunire, terminata Sa Carrela ‘e nanti, sarà possibile intrattenersi lungo le vie di Santu Lussurgiu, alla scoperta della grande ospitalità del paese.”

About Sonia Mandras

Studentessa di Beni Culturali & Spettacolo, con la passione per il mondo dell'arte e gli argomenti di aspetto socio-culturale. Occasionalmente cantante e musicista. Spiccato senso critico, propensione creativa e mente umanista.

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