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Cresce il valore delle industrie green

Le industrie green, a livello mondiale, potrebbero valere 10,3 trilioni di dollari entro il 2050. Lo ha reso noto in un report la società di consulenza per lo sviluppo sostenibile Arup. Dalle ondate di calore alle inondazioni, gli eventi meteorologici estremi stanno spingendo governi e industrie a cercare di ridurre le emissioni di gas serra e mitigare i cambiamenti climatici. L’analisi ha suggerito che un mancato intervento potrebbe danneggiare il PIL globale di circa il 5% entro il 2050, mentre già nel 2021 i danni provocati dal cambiamento climatico hanno raggiunto i 233 miliardi di dollari.

Il riscaldamento globale (talvolta detto riscaldamento climatico o surriscaldamento climatico) indica in climatologia il mutamento del clima terrestre sviluppatosi a partire dalla fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo e tuttora in corso. Questo è caratterizzato in generale dall’aumento della temperatura media globale e da fenomeni atmosferici a esso associati.

Le cause predominanti sono da ricercare nell’attività umana, in ragione delle emissioni nell’atmosfera terrestre di crescenti quantità di gas serra (con conseguente incremento dell’effetto serra) e ad altri fattori imputabili sempre alle attività umane; il protocollo di Kyoto, sottoscritto nel 1997 e che al novembre 2009 conta l’adesione di 187 Stati, vuole mirare alla riduzione di tali gas serra prodotti dall’uomo. L’Accordo di Parigi, sottoscritto a novembre 2015, impegna gli Stati partecipanti a mantenere l’aumento della temperatura globale “ben al di sotto di 2 °C” rispetto ai livelli pre-industriali.

About Giovanni Dessì

Giovane e intraprendente, appassionato di calcio nonché grande tifoso dell' AS Roma, curioso verso il mondo che mi circonda, cercando nuovi orizzonti.

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