Un ponte per il futuro del cinema. A Nuoro il cinema documentario del mondo. Prende il via il Festival del Cinema del Reale appuntamento il 18 dicembre
Al via IsReal 2022. Da domani al 18 dicembre ritorna a Nuoro il cinema documentario del mondo.
La macchina di IsReal oliata e messa a punto in questi mesi è finalmente in moto. Tutto pronto dunque per la settima edizione di un festival sotto la direzione artistica di Alessandro Stellino dalle varie anime. IsReal è capace di guardare alle produzioni mature e ricche di contenuti del cinema documentario mondiale, ma allo stesso tempo a cogliere il meglio delle pellicole firmate da autori sardi e girate nell’isola.
Il ricco programma di IsReal 2022 (13-18 dicembre 2022), prende il via domani alle 20 con la cerimonia inaugurale e la proiezione del primo film in concorso Eami di Paz Encina (Paraguay, Germania, Argentina, Messico, Paesi Bassi, Francia, USA 2022, 85’). Si tratta di uno dei dieci film per il Concorso internazionale (tra lunghi, medi e corti) a queste si aggiungono le cinque pellicole nella neonata sezione Scenari sardi, tre film fuori concorso e ancora quattro dedicati nell’omaggio dedicato a Michelangelo Frammartino, ospite di riguardo di questa edizione.
Concorso Internazionale
La sezione principale della manifestazione presenta un concorso, riservato a 10 film tra corti, medi e lunghi in grado di raccogliere il meglio di quanto prodotto in ambito internazionale nel campo documentario nell’ultimo anno. Si è fatta particolare attenzione a opere prime e seconde e a tematiche di rilievo e d’attualità. Sono state privilegiate opere dall’approccio etnografico nel racconto di geografie umane e sociali, tradizioni comunitarie e trasformazioni locali e globali. I film sono stati selezionati grazie a un bando apposito e sulla base di quanto visto nel corso dei principali festival di ambito documentario a livello internazionale.
Scenari sardi
Data la natura dell’Ente promotore del festival con l’edizione 2022 si è istituita una nuova sezione dedicata a opere di natura documentaria realizzate su territorio sardo da registi/e locali e internazionali. Si è prestata particolare attenzione a corti, medi e lungometraggi capaci di offrire uno sguardo originale e innovativo sulla storia dell’isola di ieri e di oggi. Si rilegge così il passato e illustrarne il presente agli occhi del cinema. Nella sezione sono state accolte opere di formati diversi e di ogni fattura tecnica e stilistica, realizzate a partire da materiali d’archivio e filmati di famiglia o filmate in prima persona con nuovi dispositivi di ripresa.
Focus Michelangelo Frammartino
Regista tra i più radicali e rilevanti emersi nel panorama internazionale negli ultimi 10 anni, Michelangelo Frammartino ha rivelato con le proprie opere uno sguardo unico e capace di attirare l’attenzione di festival di primo piano come Locarno, Venezia e Cannes. Dopo l’esordio indipendente con Il dono (2003), Le quattro volte (2010) l’ha rivelato a livello internazionale e Il buco (2021), presentato in concorso e vincitore del Premio speciale della giuria al Festival di Venezia.
Ha consacrato il talento di un autore unico all’interno del contesto nazionale ma tra i più ammirati dalle ultime generazioni di cineasti e cinefili. Sperimentatore entusiasta, Frammartino alterna corsi e seminari presso le scuole di cinema e le università a installazioni al MOMA di New York (Alberi, 2013). La sua opera parte sempre da una relazione “fisica” con un luogo, un ambiente la cui connotazione specifica va ben oltre il concetto di location per informare la natura stessa del film, scavando in profondità un nuovo solco per il “cinema del reale”.
Mondo cane di Gualtiero Jacopetti
Personaggio scomodo, eccentrico, controcorrente, sadico e visionario, tacciato dalla critica di razzismo e fascismo, Gualtiero Jacopetti (1919-2011) è stato autore di documentari shock come Mondo cane (1962) e Africa addio (1966), capaci di anticipare e influenzare il cinema e la televisione moderna, un testimone d’eccezione della storia italiana dallo scoppio della Seconda guerra mondiale fino agli anni Settanta.
Dopo aver collaborato alla realizzazione di Europa di notte di Blasetti, porta a termine l’idea di girare un film alla moda dei cinegiornali, un documentario sensazionalistico su avvenimenti curiosi che avrebbero sconvolto il pubblico: si tratta di Mondo cane (1962), incredibile successo al botteghino e di costume. Segue poi da Mondo cane 2 (1963), La donna nel mondo (1963), Africa addio (1966) e Addio zio Tom (1971), realizzati insieme a Franco Prosperi e in alcune occasioni con l’aiuto di Paolo Cavara. A 60 anni dall’uscita di Mondo cane, Isreal ripropone il film di uno dei cineasti più discussi del secolo scorso, anticipatore della spettacolarizzazione del reale, della mediatizzazione dello scandalo. Così capace di portare allo scoperto la profonda ambiguità di uno sguardo che si rivendica limpido ma si fa istanza colonizzatrice di pensieri e immaginari.
Fuori concorso ed eventi speciali
AI film presentati all’interno della competizione internazionale e di quella regionale fanno da corredo alcune proiezioni di opere presentate Fuori Concorso, in qualità di Eventi Speciali.
I fuori concorso sono tre: Annie Ernaux – I miei anni Super 8 realizzato dalla scrittrice recentemente insignita del Premio Nobel per la Letteratura; Mondo cane di Jacopetti di cui ricorrono i 60 anni dall’uscita; Badabò di Stefano Cau con Rossella Faa, come film di chiusura dopo la serata di premiazione.
Il racconto del reale
Lo scopo dei “fuori concorso” è quello di arricchire il programma con opere dedicate a temi di grande richiamo e orientate verso una più ampia fruizione da parte del pubblico generalista.
“Il racconto del reale proposto da IsReal nei suoi primi 7 anni di vita è insieme il racconto e l’indagine di luoghi e tradizioni, comunità e popoli, ma anche di trasformazioni e cambiamenti. È lo sguardo su un mondo che cambia a velocità impreviste. Ma anche sul persistere di usi e costumi in anfratti remoti dei continenti che sfidano e mettono in discussione la globalizzazione. Così si mettono in risalto i conflitti e le guerre che solo il documentario è in grado di testimoniare in tempo “reale”. Anche per questa edizione del 2022 proponiamo un panorama ricco di opere coinvolgenti e coraggiose. Sono state realizzate da registe e registi provenienti da tutto il mondo e in grado di rappresentare il meglio di quanto prodotto in ambito documentario a livello internazionale”, ha detto il direttore artistico Alessandro Stellino.
Programma delle proiezioni
Martedì 13 dicembre
20.00: Cerimonia inaugurale. In concorso: Eami di Paz Encina (Paraguay, Germania, Argentina, Messico, Paesi Bassi, Francia, USA 2022, 85’).
Mercoledì 14 dicembre
16.00: In concorso: Sorta nostra di Michele Sammarco (Italia 2022, 20’), a seguire May the Earth Become the Sky di Ana Vîjdea (Belgio, Ungheria, Portogallo, Romania 2022, 15’), a seguire Brave di Wilmarc Val (Francia 2021, 25’).
18.00: In concorso: Reconciliation di Marija Zidar (Slovenia, Serbia, Montenegro, Kosovo 2021, 82’)
21.00: Scenari sardi: Àrbores di Francesco Bussalai (Italia 2021, 62’).
Giovedì 15 dicembre
16:00: Focus Michelangelo Frammartino: Il dono di Michelangelo Frammartino (Italia 2003, 80’)
18:00: Scenari sardi: Arbatax!! di Helena Falabino (Italia 2021, 20’), a seguire Rondò Final di Gaetano Crivaro, Margherita Pisano, Felice D’Agostino (Italia 2021, 51’).
21:00: In concorso: Mother Lode di Matteo Tortone (Francia, Svizzera, Italia 2021, 86’).
Venerdì 16 dicembre
16:00: Scenari sardi: Orune. Ogni andare è un ritornare di Vittoria Soddu (Italia 2022, 28’), a seguire Su donu di Ferruccio Goia (Italia 2022, 29’).
18:00: Focus Michelangelo Frammartino: Il buco di Michelangelo Frammartino (Italia, Francia, Germania 2021, 93’).
21:00: In concorso: Children of the Mist di Hà Lệ Diễm (Vietnam 2021, 92’).
Sabato 17 dicembre
11:00: Fuori concorso: Mondo cane di Gualtiero Jacopetti, Paolo Cavara, Franco Prosperi (Italia 1962, 102’).
16:00: In concorso: Haulaut di Evgenia Arbugaeva, Maxim Arbugaev (Regno Unito 2022, 25’), a seguire
The Last One di Fariz Ahmedov (Azerbaijan 2021, 37’).
18:00: In concorso: Cantos que inondan el rio di Germán Arango Rendón (Colombia 2021, 72’).
21:00: Focus Michelangelo Frammartino: Le quattro volte di Michelangelo Frammartino (Italia, Svizzera, Germania 2010, 88’).
Domenica 18 dicembre
17:00: Fuori concorso: Annie Ernaux – I miei anni Super 8 di Annie Ernaux, David Ernaux-Briot (Francia 2022, 61’).
19:00: Cerimonia di premiazione, a seguire Fuori concorso: Badabò di Stefano Cau (Italia 2022, 52’).