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Grande successo per “Il salotto culturale sassarese”

Grande successo al Teatro Verdi di Sassari per la rassegna “Il salotto culturale sassarese”. Domani ultimo appuntamento.

Successo confermato nella Sala concerti del Teatro Verdi per il “Salotto culturale sassarese”. Organizzato dalla cooperativa Teatro e/o Musica che quest’anno propone una panoramica sulle “Meraviglie Musicali degli Impressionisti”.

Il tutto esaurito nelle prime due serate dedicate a Ravel e Debussy conferma Il successo di questo format. Che ha dimostrato che a Sassari la musica da camera ha ancora un suo pubblico che ama partecipare a concerti e approfondimenti sul tema. Replicato con successo anche l’esperimento del dibattito conclusivo sul concerto che coinvolge anche il pubblico ed è condotto da critici musicali.

La rassegna si concluderà giovedì 10 novembre con il “Quartetto n. 1 in do minore op. 15” per Violino, Viola, Violoncello e Pianoforte di Gabriel Fauré (1845-1924). Sul palco il Quartetto Enarmonia. Formato da: Alessandro Puggioni (violino,) Gioele Lumbau (viola), Paolo Tedde ( violoncello,) Andrea Ivaldi (pianoforte). Presentazione a cura di Pietro Dossena. Anche questo concerto sarà proposto alle 17 con replica alle 20,30. I capolavori dell’arte figurativa impressionista saranno ricordati invece in una galleria allestita nel percorso che conduce dall’ingresso del teatro Verdi sino alla Sala Concerti.

La rassegna, debuttata il 27 ottobre, si concentra sulle meraviglie musicali degli impressionisti. In particolare di Ravel, Debussy e Fauré. È frequente, infatti, allargare il termineimpressionismo” dal campo delle arti figurative a quello della musica. Con questo pensiero, la cooperativa Teatro e/o musica, libera dalla necessità di tracciare limiti temporali precisi, intitola la rassegna dedicata ad una delle stagioni musicali più felici e creative della storia della musica.

Stagione che nell’ambito della musica da camera fu segnata da grandi capolavori. E che la cooperativa si propone di rievocare nel corso delle tre serate. Percorrendo un cammino a ritroso e proponendo le opere dei tre compositori che ne furono i maggiori protagonisti. Tale periodo di grande fermento creativo venne descritto anche dal grande Marcel Proust. Che dedicò numerose pagine nella sua opera “À la recherche du temps perdu” a profonde riflessioni sulla musica. Proprio a Marcel Proust è dedicata idealmente la rassegna. In prossimità del centenario della sua scomparsa, avvenuta il 17 novembre 1922.

About Laura Piras

Studentessa della facoltà di Scienze Politiche. Vivo a San Sperate, un paese a circa 20 minuti da Cagliari. Mi piace seguire l'attualità e discuterne. Sono impegnata nel mondo del volontariato da circa 4 anni presso un'associazione di soccorso.

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