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“Diritto all’oblio”: tutelarsi navigando sul web

Giulio Ramaccioni con il suo volume su un tema delicato e attuale legato al web

Internet può trasformare vecchie, obsolete, ma non necessariamente vere, notizie in una sorta di derisione perpetua delle persone coinvolte. E la tutela che riguarda questo genere di azioni non è sempre facile da attivare. “Casi e Questioni di diritto all’oblio” è un titolo curato da Giulio Ramaccioni e presentato in collaborazione con Digital Lex-Defense di Online Link. “La materia del diritto all’oblio – ha spiegato Ramaccioni, docente di Diritto Minorile e Diritto della Privacy presso l’Università degli Studi eCampus – è piuttosto recente e ancora non completamente approfondita. Riguarda la possibilità per chiunque di essere dimenticato dal web e deve necessariamente bilanciarsi con l’esercizio del diritto di cronaca, dettato dall’interesse pubblico all’informazione”.

Il volume di Ramaccioni

Il libro, un’antologia inedita di casi, si occupa in modo specifico di tutto l’esercizio del diritto all’oblio e viene risolto fuori dal tribunale, in via stragiudiziale, con la cancellazione o la deindicizzazione dei link che contengono gli articoli online che sono stati contestati.

Alla presentazione di Carlo Alberto Giusti, rettore dell’Università Link, ha partecipato anche l’avvocato ed ex Ministro Cesare Salvi, inoltre autore della prefazione. Ha detto che il diritto all’oblio è una manifestazione del diritto alla privacy, ma che c’è una particolarità associata al processo di tempo che potrebbe portare alla scomparsa della giustificazione per la legalità della divulgazione e il riemergere della necessità prioritaria di proteggere i diritti degli interessati.”

Un problema che ha molte sfaccettature, ma che solo apparentemente si inserisce nei cosiddetti “nuovi diritti”. In effetti, Roberto Russo (giurista e direttore generale della Link), ha chiarito che la Carta Costituzionale, tutela i cittadini anche riguardo questo aspetto. “La minaccia è nuova perché Internet la rende più forte”. “Nell’era di Internet – ha confermato Eugenio Cipolla (esperto avvocato in materia di privacy) – le notizie si diffondono rapidamente ovunque, ma lentamente spariscono. Sbarazzarsi di loro è estremamente complesso e difficile. I danni causati dalla diffusione di materiali su Internet possono essere rivendicati come un diritto, ma non sempre dato, e non servono a guarire il danno causato dalla diffusione di materiali. “

Informazioni tratte da: Diritto all’oblio: come evitare che il web diventi una gogna – Adnkronos.com

About Michela Noga

Studentessa del III anno di Lingue e Comunicazione residente a Oristano. Studio inglese e cinese e ho una grande passione per la danza sportiva. Aspiro a lavorare in un contesto internazionale.

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