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“Quel che resta dell’impero”


Libri, autori e autrici per capire il presente

“Quel che resta dell’impero” si chiude a Cagliari la rassegna letteraria In via Emilia – Libri, autori e autrici per capire il presente , organizzata dalla Fondazione Berlinguer nella storica sede di via Emilia 39.

Domani, venerdì 14 ottobre a partire dalle 18 , appuntamento con Valeria Deplano e Alessandro Pes autori del libro Quel che resta dell’impero: la cultura coloniale degli italiani (Mimesis Edizioni).

Il lavoro


Un lavoro che racconta quel pezzo di storia d’Italia con il quale il nostro immaginario non ha mai realmente fatto i conti.

L’occupazione delle colonie è stata resa possibile grazie alla propaganda, all’educazione scolastica e al violento contributo di una scienza asservita alla bugia dell’invenzione delle razze, dell’assurda gerarchia tra uomini, segnata dal sangue e dalla nascita.

Come gli italiani, brava gente, avere potuto credere a tutto ciò che non è forse più un mistero così fitto.

Quel che resta dell’impero

Quel che resta dell’impero , mettendo in evidenza come i caratteri della mentalità coloniale penetrino in profondità nella società e vi permangano nonostante la fine del colonialismo, è un contributo essenziale per dipanarlo.


A dialogare con gli autori sarà Giovanni Mancosu , con introduzione a cura di Pietrina Canu della Fondazione Berlinguer.


Valeria Deplano è assegnista di ricerca in Storia contemporanea all’Università di Cagliari. Si occupa della storia del colonialismo italiano e delle sue ricadute culturali nel periodo fascista e repubblicano, temi sui quali ha pubblicato il volume L’Africa in casa.

L’organizzazione

L’organizzazione della propaganda coloniale nell’Italia fascista (Le Monnier, in corso di stampa).

Ha curato con G. Proglio e L. Mari Subalternità italiane. Percorsi di ricerca tra letteratura e storia (2014), e con S. Aru Costruire una nazione. Politiche, rappresentazioni e discorsi che hanno fatto l’Italia (2013).

Alessandro Pes


Alessandro Pes è ricercatore in Storia contemporanea presso l’Università di Cagliari. Si occupa di storia del fascismo e del colonialismo italiano; su questi temi ha pubblicato La costruzione dell’impero fascista (2010), Mare Nostrum. Il colonialismo italiano tra realtà e rappresentazione (2012) e Bonificare gli italiani (2013).
Questa prima edizione di In via Emilia ha segnato la riapertura al dibattito pubblico di uno dei luoghi storici della politica e della cultura cagliaritana, come nelle intenzioni della Fondazione Berlinguer.
«Via Emilia è stato per mezzo secolo uno dei luoghi simbolo del movimento democratico e progressista cagliaritano. Ci è sembrato di poter rinverdire, arricchendola con incontri di carattere più direttamente culturale, con un programma di autori e autrici che si sono dimostrati capaci di sostenere alla discussione anche su temi di più immediata e urgente attualità».
Così lo storico e scrittore Luciano Marrocu , coordinatore del comitato scientifico che cura la rassegna. Aggiunge To della Fondazione Cherchi , presidente : «Si tratta di un progetto di restituzione alla città di un importante luogo della Fondazione dibattito popolare, in uno dei quartieri più popolari e complessi del capoluogo. Uno dei nostri obiettivi è ricreare, non solo a Cagliari, luoghi di discussione e partecipazione, mettendo a disposizione una sede fisica e promuovendo motivi di incontro».

About Eleonora Melis

studentessa di Beni culturali e spettacolo con la passione per la fotografia, la musica e i viaggi. Dopo essermi diplomata alle superiori sono andata a vivere alle Canarie, a Lanzarote e dopo 5 anni sono tornata qua in vacanza e ho conosciuto quello che ad oggi è mio marito e papà dei miei 2 bambini.

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