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Obesità, un lavoro di squadra per sconfiggerla

Obesità: sconfiggerla è possibile grazie al lavoro di squadra. Ad Arborea i professionisti insieme per discutere sul problema.

L’obesità si sconfigge in team. Con la forza di una squadra che sa – ognuno per le proprie competenze – cosa fare e quando intervenire. All’Horse country resort di Arborea l’incontro “.. Dopo la chirurgia”. Organizzato dai medici dell’INCO, l’Istituto Nazionale per la Cura dell’Obesità (chirurghi, nutrizionisti, psicologi e chirurghi plastici). Che ha visto la partecipazione attiva (moltissimi gli interventi, le testimonianze e le domande) di oltre sessanta persone provenienti dalle diverse località dell’Isola.
L’incontro ha raggiunto pienamente quello che era l’obiettivo della vigilia. Ovvero informare, in maniera dettagliata di quelle che sono le varie tappe per un percorso post operatorio coerente e corretto. Grazie ai consigli, o meglio alle indicazioni dei medici che seguono il paziente durante tutto questo percorso.
In tutti i settori possedere un’informazione corretta, completa, esaustiva ed efficace fa la differenza. Ancora di più è necessaria in un settore sensibile come quello che attiene alla salute delle persone e al loro benessere psico fisico. Molti dei presenti avevano negli anni già fatto una scelta di campo affrontando e sconfiggendo l’obesità affidandosi all’intervento chirurgico. Non un salto nel buio. Ma una scelta ponderata e valutata con estrema attenzione come la migliore delle opzioni possibili per consentire di migliorare la propria qualità di vita.
Ebbene durante la tavola rotonda gli specialisti hanno rimarcato che per un corretto e armonico recupero l’intervento chirurgico non è un fatto isolato slegato a tutto il resto. Ma un tassello fondamentale di un cammino ancora da concludere da compiere sotto la guida attenta di un team di professionisti multidisciplinare (chirurghi, chirurgo plastico, nutrizionista, psicologi).
Sono stati dunque il primario Alessandro Giovanelli, chirurgo con un’esperienza trentennale nella chirurgia bariatrica e metabolica e la dottoressa Giuditta Ravasio (chirurgo) ad entrare nei dettagli delle modalità e tempistica del pre e post interventi. La consulenza della nutrizionista Manuela Piras, ha invece chiarito tanti altri aspetti e interrogativi riguardanti la corretta alimentazione anche nel post intervento. Fondamentale il ruolo delle psicologhe e la loro capacità di incidere sulla sfera emotiva, motivazionale e sulla percezione del proprio corpo. Aspetti a più riprese chiariti dalle psicologhe Carola Floris e Michela Murru. Il cerchio terapeutico è stato chiuso dal dottor Matteo Marino, chirurgo plastico. A cui spetta intervenire per ripristinare situazioni che incidono sia sul lato estetico che sull’aspetto emotivo.
INCO (oggi la nuova sede è all’ IRCCS Ospedale Galezzi Sant’Ambrogio del Gruppo San Donato a Milano) ha trattato quasi 20.000 pazienti. Arrivando ad oltre 1.500 procedure di chirurgia bariatrica e metabolica primaria per anno. A questi numeri va aggiunto il trattamento di oltre 1.000 pazienti ogni anno che hanno intrapreso un percorso di riabilitazione nutrizionale e non hanno fatto ricorso alla chirurgia.
Numeri importanti anche dalla Sardegna dove sono nati gruppi social di ex pazienti operati di chirurgia bariatrica, che tengono vivo il dibattito e sempre accesa la fiammella dell’informazione scrupolosa e dettagliata. Preziose e toccanti ad Arborea soprattutto le loro testimonianze. Segno tangibile dell’approccio serio, professionale e umano del team di medici. Non una tavola rotonda autoreferenziale ma un vero e proprio confronto capace di mettere su un piatto aspetti positivi e criticità quando si verificano.

About Laura Piras

Studentessa della facoltà di Scienze Politiche. Vivo a San Sperate, un paese a circa 20 minuti da Cagliari. Mi piace seguire l'attualità e discuterne. Sono impegnata nel mondo del volontariato da circa 4 anni presso un'associazione di soccorso.

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