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Scuola, la Dad non è un’ipotesi contemplata per combattere il caro energia

Il ministro dell’Istruzione Bianchi: “La scuola ha bisogno di una presenza chiara ed esplicita e non soggetta agli andamenti del prezzo del gas”

Nel Consiglio dei Ministri in questi giorni si è parlato anche della scuola a distanza (dad) per combattere il caro energia.

Questo riguardo alla possibilità, avanzata dai dirigenti scolastici, di chiudere il sabato (o fare ricorso alla Dad) o accorpare orari per ridurre i consumi energetici. Fonti di governo raccontano che nel corso del Cdm è stata “bocciata totalmente” questa ipotesi, “respinta in tutto e per tutto” dal governo, alle prese con l’informativa del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani sul piano di risparmio per il gas.

Quali sono le idee del governo per combattere il caro energia? Si fanno dei calcoli che serviranno a valutare, in base al perimetro dei fondi a disposizione, se ci siano i margini per una proroga della Cig straordinaria (a carico dello Stato) per chi è in difficoltà proprio per i costi dell’energia. E mentre si valuta come intervenire di nuovo con il credito di imposta per le imprese energivore, si stanno studiando anche interventi diretti, in particolare per le piccole imprese in crisi di liquidità perché si ritrovano a pagare bollette stellari.

Le dichiarazioni del Ministro

“La scuola deve essere l’ultima” ad essere interessata da eventuali provvedimenti sui “problemi connessi al costo dell’energia”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. “Le classi nel caso saranno le ultime a chiudere. Stiamo investendo tempi prolungati, sui tempi pieni, stiamo dando risorse per le mense e per le palestre ma questo è un altro piano”.
“Al momento – aggiunge– il gas c’è, non sono previsti razionamenti o misure drastiche di altro tipo. Al limite, se la Russia dovesse chiudere i rubinetti, si dovrà ragionare su misure ‘draconiane’ da adottare, anche sul sistema pubblico. Ma non si è parlato di scuola. La nostra dipendenza da Mosca sul gas è per lo più scesa dal 40% al 18%, dunque anche nello scenario peggiore l’Italia si troverà in condizioni di poter fronteggiare l’emergenza”.

About Francesco Zicconi

Nato a Sassari, studio Economia Manageriale e seguo il corso di Direzione e Creazione d'Impresa. Sono un grande appassionato di sport.

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