Confesercenti lancia l’allarme e dichiara che senza un intervento immediato da parte del governo per il Caro energia
A lanciare l’allarme per il Caro energia è Confesercenti che parla di “una stangata insostenibile, che rischia di mettere fuori mercato 90mila attività“.
Senza un intervento immediato per attutire l’impatto degli aumenti di energia e gas, le piccole imprese di turismo e terziario si troveranno a pagare nei prossimi 12 mesi una maxi bolletta da 11 miliardi di euro, circa 8 miliardi in più rispetto ai 12 mesi precedenti.
A patire le conseguenze nel breve termine di questa situazione saranno le piccole imprese di turismo e terziario che, senza un intervento immediato per attutire l’impatto degli aumenti di energia e gas, si troveranno a pagare nei prossimi 12 mesi una maxi-bolletta da 11 miliardi di euro, circa 8 miliardi in più rispetto ai 12 mesi precedenti.
Una stangata insostenibile, che rischia di mettere fuori mercato 90mila attività. A lanciare l’allarme è Confesercenti che, sulla base delle tariffe attuali di luce e gas, ha calcolato l’aggravio dei costi che dovranno sostenere le imprese con meno di 20 dipendenti che operano nel turismo e negli altri comparti del terziario, dal commercio ai servizi.
Chi paga di più sono i ristoratori
A pagare la bolletta più salata saranno le imprese del comparto della ristorazione, che si troveranno a spendere – a parità di consumi – quasi 2 miliardi di euro in più (+1.944 milioni), mentre per i bar e le altre attività senza cucina l’aggravio sarebbe di poco più di un miliardo di euro (+1.045 milioni).
Forte impatto anche sulle strutture ricettive: per hotel, pensioni e alberghi di piccole dimensioni l’esborso aggiuntivo sarà di oltre 1,5 miliardi di euro (+1.575 milioni). Per i negozi di vicinato, invece, il caro energia costerà 912 milioni di euro in più, mentre l’aumento di spesa per i distributori carburanti italiani sarà di +436 milioni di euro in dodici mesi.