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Da venerdì 19 a domenica 21 agosto a Castelsardo quattordici appuntamenti in tre giorni per la ventiduesima edizione del festival Musica sulle Bocche

Da venerdì 19 a domenica 21 agosto a Castelsardo quattordici appuntamenti in tre giorni per il Festival Musica sulle Bocche

“Musica sulle Bocche” da venerdì 19 agosto a domenica 21 agosto: la maestosa fortezza medievale di Doria è il perno di un tradizionale concerto all’alba della domenica. Dalla violoncellista austriaca Christina Ruf all’inglese Alexander Hawkins (in duetto con Roberto Ottaviano), a Trygve Seim con il norvegese Nils Petter Molvaer. Il futuro pianista Fabio Giachino realizzerà il progetto Mystic Geography con Enzo Favata, Marcello Peguin e Luciana Elizondo, contrabbasso solista Salvatore Maltana, senza dimenticare Satoyama e Stefano Nosei.

Spazio alla tradizione con il Coro a cuncordu di Cheremule e Tumbarinos di Gavoi, ai giovani talenti sardi del jazz che saranno protagonisti di una jam session e alla Electronic Night con il dj Alessandro Adorna. Inoltre, non mancherà la presentazione del romanzo di Maggie S. Lorelli, “The Human Show“.

I biglietti per i concerti possono essere acquistati presso la biglietteria prima dello spettacolo, e possono essere acquistati sul sito del festival (www.musicasullebocche.it), che fornisce informazioni in tempo reale sullo spettacolo, e sulla pagina social del festival.

Musica sulle Bocche, il programma completo

Il programma a Castelsardo di Musica sulle Bocche si apre venerdì 19 agosto alle 18.30 in vicolo Maddalena con l’esibizione della violoncellista austriaca Christina Ruf. La sua è una musica che non ama né definizioni né confini, perché quella che compone e suona è frutto di tecniche esecutive alternative, con pedali d’effetto e uno speciale strumento per provare ad allontanarsi dai cliché associati al violoncello e dal ruolo che lo strumento ha assunto nella musica contemporanea moderna.

Alle 19.30 in piazza della Misericordia salgono sul palco il sassofonista barese Roberto Ottaviano e il pianista inglese Alexander Hawkins. “From Africa to the eternity” è il titolo del loro progetto musicale, in cui standard e composizioni originali che risentono delle rispettive e condivise esperienze con musicisti africani, americani ed europei, si alternano in un flusso che è dominato dal magistrale interplay fra due menti musicali sofisticate e poetiche.

Sempre in piazza della Misericordia, alle 20.30 sarà presentato Il romanzo di Maggie S. Lorelli “The human show” edito da Castelvecchi una riflessione sul mondo virtuale, in cui, in nome dell’affermazione personale, si perde il senso delle relazioni autentiche. Dialogherà con l’autrice (docente, scrittrice, giornalista e musicista. Si divide tra scrittura, l’impegno giornalistico e l’attività concertistica come pianista) il giornalista Giampaolo Cassitta.

Venerdì 19 agosto

Il programma di venerdì 19 toccherà il suo apice alle 21.15 nella terrazza della Sala XI del Museo dell’intreccio mediterraneo con uno dei grandi concerti in programma a Musica sulle Bocche 2022: quello del Nils Petter Molvaer Trio. Precursore di un genere elettroacustico che tanto seguito ha avuto poi in tutto il mondo, e per questo divenuto una delle figure più importanti del jazz europeo, il trombettista norvegese proporrà il suo personale percorso di ricerca, mescolando jazz, rock, elettronica, hip hop e altre sonorità, potendo contare anche sul chitarrista Eivind Aarset, capace di muoversi efficacemente dal pop all’avanguardia e che con Molvaer vanta una lunga collaborazione, e sul batterista svizzero Samuel Rohrer. L’ultimo appuntamento della giornata è quello con i giovani talenti del jazz sardo, e il Paolo Cora project, dalle 22.30 in piazza Pianedda per una appassionante jam session.

Sabato 20 agosto

Sabato 20 agosto sarà una giornata ricca di musica ed emozioni, con ben sei appuntamenti che accompagneranno gli spettatori dall’alba fino a notte inoltrata. Si parte infatti alle 6 nelle vie del castello medievale con il concerto all’alba del coro Su Cuncordu di Cheremule. Il coro è nato nel 2013 con l’obiettivo di preservare la tradizione di questo piccolo centro del Meilogu. Riproporrà i canti liturgici in sardo e in latino, riportati a nuova vita con contributo delle preziose testimonianze dirette degli anziani del paese.

Il programma serale si apre alle 18, in vicolo Maddalena, con il contrabbassista Salvatore Maltana che presenterà il suo lavoro “Matìs”. La musica di ispirazione indiana, il jazz, il calipso, i ritmi africani, l’improvvisazione radicale vengono combinati sapientemente in undici brani tra scrittura ed improvvisazione. Tutto nel segno delle sfumature (è infatti questo i significato della parola catalana che dà il nome al progetto).

E se James Taylor fosse un jazzista?

Alle 19 si torna alle tradizioni popolari perché le vie del centro saranno inondate di ritmi e di festa dai Tumbarinos di Gavoi. Uno spettacolo unico nel suo genere che coinvolgerà il pubblico di Castelsardo.
E se James Taylor fosse un jazzista?”. La domanda potrebbe suonare un po’ strana se non fosse stata suggerita da Stefano Nosei, noto da anni nel mondo del cabaret e della commedia musicale. Alle 19:30 Piazza della Misericordia, insieme al chitarrista Marcello Pegin, presenterà uno spettacolo in cui professa il suo grande amore musicale per il compositore americano.

La giornata di sabato continuerà alle 21.15 nella terrazza della Sala XI del Museo dell’intreccio mediterraneo con un grande concerto del Trygve Seim Quartet. Questo sassofonista norvegese è la voce del nord, grande erede di quella tradizione che in Italia è stata fatta conoscere dal grande Jan Garbarek. Il suono del suo strumento è infatti cristallino ed evocativo, capace di lunghi sviluppi melodici ma anche di eccezionali assoli. In prima linea in un quartetto che comprende anche Kristjan Randalu al piano, Mats Eilertsen al contrabbasso e Markku Ounaskari alla batteria, Trygve Seim presenterà le ultime Helsinki Songs, pubblicate nel 2018 dalla prestigiosa casa editrice ECM. Il ricco itinerario di sabato si conclude con una Electronic Night DJ set alle 22:30 sulla storica scalinata che porta al castello, a cura di Alessandro Adorna.

Domenica 21 agosto

Domenica 21 agosto l’ultima giornata della ventiduesima edizione del festival si aprirà alle 6 con il tradizionale concerto all’alba. A esibirsi nel prato degli spalti Manganella, di fronte alla bellezza delle Bocche di Bonifacio e per un concerto che inizierà illuminata dalle stelle e si concluderà con il sorgere del sole, sarà il pianista Fabio Giachino. Considerato tra i talenti più interessanti della sua generazione, il musicista presenterà il suo ultimo lavoro “Limitless”.

Il programma serale di domenica 21 si aprirà alle 19 in piazza della Misericordia con l’esibizione dei Satoyama. La loro profonda ricerca di un suono e di uno stile riconoscibili è ciò che distingue questa band, che dal 2013 si dedica alla creazione di musica originale che sia profonda, creativa e onirica. La volontà di trasmettere le pressanti questioni della Terra è sempre stata guidata da Luca Benedetto (tromba e tastiera), Christian Russano (chitarra ed elettronica), Marco Bellafiore (contrabbasso ed elettronica) e Gabriele Luttino (batteria, glockenspiel ed elettronica).

La 22a edizione del festival si chiude con Mystic Geography, un progetto originale sul tema del misticismo. Alle 21:15 sulla terrazza della Sala XI, il trio formato dal sassofonista e compositore Enzo Favata, dalla musicista e voce argentina Luciana Elizondo e dal chitarrista Marcello Peguin.

Organizzato dall’associazione Jana Project con la direzione artistica di Enzo Favata, il festival jazz internazionale Musica sulle Bocche. Un ulteriore sostegno proviene dalla Camera di Commercio di Sassari grazie al progetto “Salute & Trigu”.

About Michela Noga

Studentessa del III anno di Lingue e Comunicazione residente a Oristano. Studio inglese e cinese e ho una grande passione per la danza sportiva. Aspiro a lavorare in un contesto internazionale.

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