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Mario Capanna presenta “Il Risveglio del Mondo” giovedì 18 agosto

Mario Capanna presenta “Il Risveglio del Mondo” ad Allai (OR) per il IV Festival “Palcoscenici d’Estate” organizzato dal Teatro del Segno: giovedì 18 agosto alle 22 in piazza Santo Isidoro l’ex politico, intellettuale e scrittore racconterà – in una conversazione con Mauro Pili (caporedattore de L’Unione Sarda) e l’editore Giuseppe Barile, coordinata da Mario Sechi – l’utopia possibile di un “Parlamento Mondiale” (tema e titolo del saggio pubblicato da Santelli nel 2021) da cui prendono spunto i preziosi e interessanti contributi raccolti nel volume edito da Mimesis, curato dallo stesso Capanna, che firma anche la Premessa e un’Appendice su “L’Assise dei Popoli”.

Un’ipotesi suggestiva, che presuppone il superamento degli schemi nazionalistici nel tentativo di frenare lo sfruttamento delle risorse e ridurre l’inquinamento per salvare la vita sul pianeta e il futuro dell’umanità: “Il Risveglio del Mondo” comprende (tra gli altri) gli interventi di Gabriele Salvatores e Flavio Oreglio a don Antonio Mazzi accanto a Giacomo Marramao, Franco Cardini, Luciano Canfora e Gustavo Zagrebelsky, Nadia Urbinati, Elisabetta Trenta, Lucia Azzolina, Michele Serra, Roberto Vecchioni, Uliano Lucas, Roberto Piumini e Malalai Joya.
A seguire (sempre giovedì 18 agosto alle 22.30) l’intrigante “Manhattan Suite” scritta e interpretata dal pianista e compositore Carlo Maria Barile, ispirata a “Delirious New York” dell’architetto danese Rem Koolhaas.

Il fascino dell’opera con “L’Orfeo – Favola in Musica” venerdì 19 agosto alle 22 presso il Ponte Romano di Allai con il soprano Federica Cubeddu e l’Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt” diretta da don Raimondo Mameli e un finale in musica sabato 20 agosto alle 22 in piazza dei Balli con il concerto del Duo FantaFolk formato da Vanni Masala all’organetto e Andrea Pisu alle launeddas, fra tradizione e innovazione, per chiudere in bellezza con una Festa con artisti e abitanti del paese del Barigadu.

Un’affascinante utopia per arrestare la cieca corsa dell’umanità verso la catastrofe e finale in musica tra jazz, pagine d’opera e suoni dell’Isola per chiudere in bellezza la IV edizione del Festival “Palcoscenici d’Estate” organizzato dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda e con il patrocinio e il sostegno del Comune di Allai e della Regione Sardegna – con un ricco cartellone fra prosa, musica, danza, cinema, gastronomia e letteratura dal 16 luglio al 20 agosto nel suggestivo paese del Barigadu.

Il saggio di Mario Capanna

Si intitola “Il Risveglio del Mondo / Testimonianze sul Parlamento Mondiale” il saggio curato da Mario Capanna – noto intellettuale e scrittore, ex uomo politico e attivista – e pubblicato da Mimesis Edizioni, al centro dell’incontro in programma giovedì 18 agosto alle 21 in piazza Santo Isidoro ad Allai: interverranno, oltre allo stesso Mario Capanna, il giornalista Mauro Pili (caporedattore de L’Unione Sarda) e l’editore Giuseppe Barile, mentre coordinerà la serata Mario Sechi. “Il Risveglio del Mondo” rappresenta l’ideale continuazione e approfondimento del progetto illustrato in “Parlamento Mondiale.

Perché l’umanità sopravviva” (Santelli, 2021), in cui lo stesso Mario Capanna, con Stefania Barile, Fabio Minazzi, Luciano Neri e Romolo Perrotta, proponeva l’istituzione di un organismo super partes, che come ricordava Roberto Guarasci nella prefazione «potrebbe risolvere i grandi problemi del nostro tempo».
Sottolineava Guarasci: «Il mondo sta bruciando: va in rovina e le cause sono molteplici (mutamenti climatici, guerre, migrazioni, epidemie…).

L’uomo ha raggiunto una potenza tecnologica subordinata al profitto, in grado di inquinare l’atmosfera, sconvolgere l’ecosistema e pregiudicare così il futuro della specie. L’ONU si è rivelata del tutto inefficace». In questo contesto attraverso la creazione di un Parlamento Mondiale, «il XXI secolo potrebbe rappresentare il riscatto della famiglia umana: rispettivamente istituzione e momento di una raggiunta coscienza e di un’assunzione di responsabilità inedita e planetaria, fondata sul principio: “ciò che riguarda tutti deve essere deciso da tutti”», affermava Guarasci, citando pure Albert Einstein: «La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario».

“Il Risveglio del Mondo” – di cui Mario Capanna firma anche la Premessa e un’Appendice sull’utopia realizzabile e auspicabile de “L’Assise dei Popoli” come strumento per mutare le sorti del pianeta e garantire, attraverso una più equa distribuzione delle risorse e la mitigazione dell’impatto della presenza antropica, la sopravvivenza della specie umana sulla Terra, riunisce importanti contribuiti e riflessioni di registi, poeti e scrittori, intellettuali, politici, accademici e studiosi.

Tra le voci, quella di Carlo Rovelli (Cosa aspettiamo?), Daniele Archibugi (La sfida più importante del XXI secolo), Luigi Alfieri (Dell’impossibile), Giorgio Benvenuto (La svolta necessaria) e Franco Danieli (Oltre l’ONU. Il Parlamento dei popoli), accanto a quella del regista Gabriele Salvatores (Il baratro e la speranza) e dell’attore e comico Flavio Oreglio (Chi è senza steccato posi la prima pietra), e il messaggio di speranza di Don Antonio Mazzi, che suona quasi come un’esortazione (Proviamo!). E ancora Gian Giacomo Migone parla de “L’istituzione vitale” e Luigi Vero Tarca di “Parlamento Mondiale e democrazia. Alcune riflessioni filosofiche”, mentre Marcello Veneziani fa il punto su una “Idea utopica suggestiva e coerente” e Elisabetta Trenta invoca “Il coraggio di cambiare”.

Uno sguardo tra presente, passato e futuro

Uno sguardo sul presente (tra passato e futuro), tra etica e filosofia, con Giacomo Marramao (Rimettere al mondo il mondo), Franco Cardini (Uscire dal vicolo cieco) e Luciano Canfora (Uno strumento vecchio – con una postilla di Mario Capanna), mentre Wasim Dahmash riflette su “La “Sparta tecnologica” e l’idea attraente”, e ancora un “Commento al volume sul Parlamento Mondiale” di Massimo Donà, l’auspicio di Domenico Venturelli, perché “Lottare per l’impossibile consente al possibile di germogliare”, il pensiero di Gustavo Zagrebelsky che afferma “L’unico percorso è quello dal basso”.

“Il Risveglio del Mondo” accosta a “Per un Parlamento Mondiale: due iniziative convergenti” di Luigi Ferrajoli e “Il Parlamento Mondiale: tra provocazione e utopia” di Eugenio Scardaccione, i suggerimenti di Malalai Joya su “L’Afghanistan e il progetto indispensabile”, e piccole “provocazioni” come “Una ingenuità rivoluzionaria: l’uovo di Colombo servito con altri mezzi” di Giuseppe Limone ovvero “Passare per la cruna dell’ago” di Michele Serra, oltre a “Parlamento Mondiale e sovranità democratica” di Ettore Perrella e “Visionari per necessità” di Nadia Urbinati. La poesia di un “Canto civile” di Roberto Piumini e “L’utopia necessaria” di Mario Caligiuri, “Oltre le policrisi” di Yara Valverde e “Il sorriso reciproco” secondo Giulio Casale, il “dilemma” tra “Pensare e agire globalmente o pensare e agire localmente?” di Franco Piperno, ma anche la “Lettera (semi)seria di Roberto al suo amico” di Roberto Vecchioni, “Cittadini del mondo” di Lucia Azzolina e “Un’assise cosmica” di Guidalberto Bormolini. E ancora “Antropocene, Parlamento globale e diritti della Madre Terra” di Francesco Martone e “Un passo avanti fondamentale” per Giorgio Parisi, “Il volto degli invisibili” negli scatti di Uliano Lucas e infine “Generazione futuro” di Ivo Milazzo.

Una pluralità di visioni, riflessioni e suggerimenti per cercare di correggere una tendenza pericolosa, di risvegliare insomma le coscienze individuali e porre l’umanità intera, le classi dominanti ma anche la gente comune, in particolare laddove la democrazia consenta la libertà d’espressione, di fronte alle proprie responsabilità. Un’opera “corale”, che si inserisce in un più ampio e ambizioso progetto per dare forma concretamente a un Parlamento Mondiale che possa seriamente influenzare le decisioni dei singoli Stati e definire azioni politiche comuni e condivise, nel campo dell’energia come dello smaltimento dei rifiuti, della gestione delle risorse, del rispetto dell’ambiente e della biodiversità. Una utopia possibile e soprattutto “necessaria” e urgente per garantire l’esistenza stessa dell’umanità, in un pianeta fortemente segnato dalle conseguenze di un “progresso” tecnologico che non tiene in alcuna considerazione la salvaguardia della natura – fondamentale per la sopravvivenza della specie.

A SEGUIRE… SEMPRE GIOVEDI’ 18 AGOSTO AD ALLAI

Una notte in jazz nel Barigadu con la “Manhattan Suite” del pianista e compositore Carlo Maria Barile, in programma giovedì 18 agosto alle 22.30 in piazza Santo Isidoro: un racconto in musica, liberamente ispirato a “Delirious New York” dell’architetto danese Rem Koolhaas, che evoca le atmosfere e i paesaggi urbani della grande metropoli sul fiume Hudson. Sui tasti bianchi e neri, in un emozionante e brillante assolo, si sprigiona tutto il fascino di New York, a partire dalle origini di Manhattan, proseguendo con Rockefeller Center, Ground Zero, fino ai grattacieli del centro della città.

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