Tra i protagonisti della quarta giornata Giulia Giapponesi con il suo docufilm “Bella Ciao – Per la Libertà” e la violinista Anna Tifu con il pianista Romeo Scaccia.
Giro di boa, venerdì 22 a Carloforte (Sud Sardegna), per Creuza de Mà, il festival di musica per il cinema. In corso fino a domenica nella cittadina sull’isola di San Pietro (in ottobre la seconda parte a Cagliari).
La mattina è come sempre dedicata al lato didattico della rassegna – quest’anno alla sua sedicesima edizione – organizzata dall’associazione culturale Backstage; alle 10.30 incontro giornaliero al Cineteatro “Mutua” con gli allievi del Campus CSC (ma aperto anche al pubblico di non addetti ai lavori).
Gli ospiti
Ospiti stavolta il regista Roland Sejko, il montatore Luca Onorati, il produttore Lionello Cerri, la sceneggiatrice Cristiana Mainardi, i musicisti e compositori Mauro Pagani, Max Viale, Pasquale Catalano, Riccardo Giagni e il direttore artistico del festival, il regista Gianfranco Cabiddu, invitati a ragionare sul lavoro della musica nel cinema dai rispettivi punti di vista.
Nel pomeriggio, al Cineteatro “Cavallera”, partono le proiezioni con il consueto spazio dedicato ai cortometraggi dei diplomati del Centro Sperimentale di Cinematografia. In visione alle 16.30 “La vedova più bella del paese”, diretto da Mino Capuano (12′, Italia, 2021, CSC Production) e musicato da Claudio Toldonato.
Giulia Giapponesi
Sullo schermo prenderanno poi vita le immagini e le musiche di “Bella Ciao – Per la Libertà”, esordio alla regia cinematografica di Giulia Giapponesi, presente in sala con il pubblico. Il docufilm, come suggerisce il titolo, ricostruisce origine e diffusione del popolarissimo canto partigiano, divenuto un autentico inno di lotta per generazioni di epoche e Paesi differenti.
Anna Tifu
Dal grande schermo al palcoscenico. Alle 21.30, il Cineteatro “Cavallera” ospita un concerto proposto in coproduzione da Creuza de Mà e il Carloforte Music Festival (direttore artistico Andrea Tusacciu). Protagonisti la violinista di fama internazionale Anna Tifu e il pianista, compositore e arrangiatore Romeo Scaccia. In programma musiche che spaziano dalle sonate di Maurice Ravel al tango di Astor Piazzolla, alla musica per cinema.
Ancora suoni e visioni, alle 23, nello spazio dei Giardini di Note, con “Rebobinages CinemaTò”. Una selezione musicale a cura del poliedrico Max Viale; musicista, compositore e sound designer, montatore video, produttore di installazioni audiovisive, docente di musica applicata e suono per audiovisivi, nonché fondatore del gruppo Gatto Ciliegia contro Il Grande Freddo – su immagini montate e rielaborate in tempo reale. Immagini in gran parte messe a disposizione dalla cineteca del Museo Nazionale del Cinema di Torino e da Superottimisti – Archivio regionale di film di famiglia.
Sabato 23: la penultima giornata
Altra giornata intensa quella di sabato 23, caratterizzata dalla partecipazione al festival di Giuseppe Tornatore. Il regista siciliano sarà impegnato in mattinata nel consueto appuntamento delle 10.30 al Cineteatro “Mutua” con gli allievi del Campus CSC. Insieme alla collega Giulia Giapponesi, tra i protagonisti il giorno prima col suo documentario “Bella Ciao – Per la Libertà”, parlerà di suono e musica nei documentari musicali e nel cinema nell’incontro condotto come sempre da Riccardo Giagni.
Poi, in serata, alle 22, Tornatore sarà al Cineteatro “Cavallera” per la proiezione di “Ennio”. Il suo pluripremiato documentario racconta Ennio Morricone, il grande compositore di colonne sonore per il cinema (ma non solo). Attraverso una lunga intervista al Maestro, musiche e immagini d’archivio, anche le testimonianze di artisti e registi come Bernardo Bertolucci, Giuliano Montaldo, Marco Bellocchio, Dario Argento, i fratelli Taviani, Carlo Verdone, Oliver Stone, Quentin Tarantino, Bruce Springsteen, Nicola Piovani e Pat Metheny, tra gli altri.
Ma nella giornata di sabato spicca anche un “must” di ogni edizione del festival: il concerto al tramonto (inizio alle 19.30) a Capo Sandalo. In località “Le Ciasette”, a strapiombo sul mare nella punta estrema della parte occidentale dell’isola di San Pietro.
Protagonisti, quest’anno, i Safir Nòu, formazione isolana guidata da Antonio Firinu (chitarre, composizioni). Con Sergio Tifu (violino), Andrea Lai (contrabbasso), Ivana Busu (fisarmonica, synth, elettronica) e Antonio Pinna (percussioni). In programma brani tratti dal loro repertorio e alcuni classici di Ennio Morricone. Un evento speciale ed esclusivo che, previsto a numero chiuso per rispettare la fragilità del luogo che lo ospita, registra già da giorni il tutto esaurito.
A tarda sera, ultimo appuntamento ai Giardini di Note. A tenere banco, a partire dalle 23, la Creuza Band, formata da giovani talenti sardi che collaborano alle incisioni di musiche in studio nel progetto Campus. Un progetto avviato nelle scorse edizioni del festival e in continua evoluzione. Stavolta schiera Alice Marras alla voce, Daniele Porta alla chitarra, Matteo Muntoni al basso e Stefano Vacca alla batteria. “Colonne sonore emotive” si intitola il loro set studiato ad hoc per l’occasione e incentrato su canzoni indissolubilmente legate ai film.