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I Cantori della Resurrezione

A Portoscuso i seminari di musica di Mare e Miniere.

Proseguono a Portoscuso i seminari di musica di Mare e Miniere. In serata concerto dei Cantori della Resurrezione e “Surfaru e focu”.

Giro di boa, a Portoscuso (Sud Sardegna), per i seminari e i concerti di musica di matrice popolare di Mare e Miniere. In pieno svolgimento nella cittadina costiera del Sulcis da martedì scorso fino a domenica prossima (26 giugno).
La quarta giornata – venerdì 24 – propone come sempre attività didattiche negli spazi dell’antica tonnara di Su Pranu. La mattina dalle 10 alle 13, e il pomeriggio dalle 16 alle 19. A tenere i rispettivi corsi e laboratori un corpo docente composto da Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Luigi Lai (launeddas), il Cuncordu e tenore de Orosei (canto a tenore). Ancora, Andrea Piccioni (tamburi a cornice), Mario Incudine e Silvano Lobina (musica d’insieme), Alessandro Foresti (canto corale). Infine, Marcello Peghin (chitarra) e Giulia Cavicchioni (laboratorio per bambini di musiche del mondo). Insieme a loro, il direttore artistico Mauro Palmas (mandola e liuto cantabile).

In serata, il cartellone di concerti che affianca le attività seminariali propone un doppio appuntamento.

A salire per primi sul palco della Tonnara di Su Pranu, alle 21.30, saranno i Cantori della Resurrezione, complesso vocale di casa a Porto Torres. Nato come coro di “voci bianche” nel 1986, per iniziativa del Maestro Antonio Sanna (1932-2016), una delle figure più importanti del recente panorama corale italiano. Poi, è diventato “gruppo gregoriano” nel 1994. Mettendosi in luce con un repertorio che, partendo dal canto romano antico, arriva alle prime espressioni della polifonia medioevale. Nel 1997 è nato il “coro misto” con l’intento di valorizzare il repertorio polifonico classico (rinascimentale e barocco) e quello contemporaneo, sia sacro che profano. Diretti dal 2017 da Fabio Fresi, i Cantori della Resurrezione contano in repertorio più di 700 brani a cappella.
La seconda parte della serata si annuncia in piena sintonia con una manifestazione come Mare e Miniere. In “Surfaru e focu“, infatti, Mario Incudine (voce, corde e cunto) e Antonio Vasta (fisarmonica, organetto e zampogna) trattano storie di vite sottoterra. Che hanno abitato i cunicoli delle tante miniere in Sicilia e fuori, storie di sopravvivenza e identità sopravvissuta. Cantautore, attore, regista, musicista e autore di colonne sonore, figura di primo piano della nuova world music italiana, in “Surfaru e focuMario Incudine cunta alla sua maniera le fatiche, le lotte, i destini sporchi di nero di chi, per vincere la miseria, ha vissuto il buio fitto delle miniere di zolfo. Il pubblico ricostruisce così la storia e le tradizioni, riscopre le proprie radici e quelle di popoli fratelli. Guidato dal racconto e dalle parole in musica che ricordano le stragi in cui tanti persero la vita. Vita che diventa morte nelle storie di migranti, sempre diverse ma sempre uguali nei decenni, ieri sottoterra, oggi sottomare.

About Laura Piras

Studentessa della facoltà di Scienze Politiche. Vivo a San Sperate, un paese a circa 20 minuti da Cagliari. Mi piace seguire l'attualità e discuterne. Sono impegnata nel mondo del volontariato da circa 4 anni presso un'associazione di soccorso.

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