Oasi di Tepilora: il seminario sui Servizi ecosistemici, tra territorio e metodologie di pianificazione orientate all’integrazione, è coordinato da Corrado Zoppi.
Strategie, valutazione, pianificazione e valorizzazione al centro del dibattito. Domani, apertura dei lavori con Francesco Mola, Alessandra Carucci, Daniele Cocco, Giorgio Massacci e Ivan Blecic. Interventi dei vertici degli Ordini professionali e del Parco da ottomila ettari situato tra Posada e Bitti, l’oasi di Tepilora.
Accademia, istituzioni e specialisti del territorio e delle municipalità assieme
Mario Frongia
“Servizi ecosistemici, protezione della natura e territorio: metodologie di pianificazione orientate all’integrazione”; è stata la cornice dei lavori con al centro il paradiso terrestre di Tepilora: “Un mix straordinario che unisce realtà montane, zona costiera, aree umide.
Si è oramai compreso che non si può pianificare; che significa gestire i vari ecosistemi, senza approfondire anche i dettagli inerenti il territorio e i servizi connessi” ha scandito Corrado Zoppi. Responsabile del progetto che cura la pianificazione degli ottomila ettari di straordinario pregio ambientale tra Posada e Bitti.
“Da prorettore vicario ho seguito l’endorsement della nascita del Parco con le attenzioni dell’Unesco. Alla bellezza dei luoghi, all’accoglienza e all’accoglienza dei residenti si unisce il nostro lavoro di ricerca condotto dal team del professor Zoppi.
Noi mettiamo in campo la nostra multidisciplinarietà e interagiamo; ha detto il rettore Francesco Mola – con gli Ordini professionali e con le autorità locali”. A seguire, i saluti di Alessandra Carucci: “Occasioni come questa permettono ulteriori passi avanti sia sul fronte dello scambio interdisciplinare; con laboratori ad hoc. Sia per quanto riguarda il confronto con i colleghi stranieri come ad esempio quello della visting professor Mina Di Martino”; ha aggiunto la prorettrice all’Internazionalizzazione.
Entusiasmo e partecipazione anche da Daniele Cocco; (“La pregiata filiera aperta lo scorso ottobre con la terza conferenza regionale del Dicaar prosegue con sempre più autorevolezza”; ha rimarcato il presidente di Ingegneria e architettura); e Ivan Blecic: “Il contesto locale evidenzia due macro sfide: la prima riguarda quella tecnologica con l’ottimizzazione dei processi.
L’altra ha e avrà per oggetto l’insieme delle relazioni politiche connesse anche ma non solo alla transizione energetica”. Ha sottolineato il coordinatore del Collegio docenti dottorato Ingegneria civile e architettura, Università di Cagliari). I lavori hanno avuto il contributo anche dei rappresentanti dell’Ordine dottori agronomi e dottori forestali; Provincia di Cagliari e dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari.
Ottomila ettari di paradiso tra ricerca e territorio nel cuore della Sardegna
L’introduzione al seminario del professor Zoppi è statta l’assist per la relazione di Mina Di Marino. La docente del Department of urban and regional planning, Norwegian University of life sciences-Oslo; e attualmente Visiting professor al Dicaar (Dipartimento ingegneria civile, ambientale e architettura dell’ateneo del capoluogo); ha ampliato le argomentazioni con “Nature-based solutions for urban regeneration: The case of Oslo”.
A seguire, relazioni di Marianna Agostina Mossa (direttrice Parco naturale regionale Tepilora), interviene con “Il Parco naturale regionale di Tepilora”. Su uno dei fiori all’occhiello, per strategie, pianificazione e valorizzazione, dell’ateneo; delle ricerche e del connubio accademia-territorio; ha poi colto le attenzioni dell’aula 1 del complesso di via Is Maglias; il gruppo di coordinamento scientifico e tecnico del Piano del parco di Tepilora.
Del team guidato dal professor Zoppi, responsabile scientifico; fanno parte gli specialisti Federica Isola, Mara Ladu, Sabrina Lai, Federica Leone; Martina Marras e Daniele Trogu; “Il Piano del parco naturale regionale di Tepilora e la Valutazione ambientale strategica” è stata dunque la cornice dell’intervento. Sul tavolo ottomila ettari di eccezzionali bellezze ambientali. Uno scenario con pochi eguali sotto diversi profili che fa capo ai comuni di Posada, Lodé, Bitti e Torpè.
I ricercatori del Dicaar sono impegnati dal 2018 sulla progettazione e la pianificazione dell’area protetta; già riserva della biosfera per l’Unesco Corrado Zoppi; già preside della facoltà di Ingegneria e architettura, con la professoressa Di Martino.
Uno staff e un percorso scientifico di pregio. Le sinergie proficue tra Università e comunità locali
Alla giornata su Ricerca; ecosistemi e pianificazione hanno preso parte anche gli specialisti Michela Marignani (dipartimento Scienze della vita e dell’ambiente, Università di Cagliari); sul tema “Cartografia della vegetazione per la pianificazione ambientale: il Parco regionale di Tepilora”. Giovanni Sechi (docente Dicaar); su “La questione della mitigazione del rischio idraulico nel contesto regionale della Sardegna; problematiche e prospettive”.
Ettore Crobu (dottore agronomo) ha dibattuto su “Produzione agricola e forestale e pianificazione del territorio in Sardegna: problematiche e prospettive”. In chiusura; il dibattito. La partecipazione all’evento ha permesso l’attribuizione dei crediti formativi professionali; per la formazione continua. Agli ingegneri iscritti all’Ordine vengono riconosciuti due crediti; per la mattina e uno per il pomeriggio.
Il seminario è stato organizzato dallo staff del laboratorio di Pianificazione territoriale del corso di laurea; e laurea magistrale di Ingegneria per l’ambiente e il territorio. Lo staff è costituito da Mina Di Martino; Federica Isola; Sabrina Lai; Francesca Leccis; Federica Leone e Corrado Zoppi. Ha collaborato Ivo Cabiddu.