Nel palazzo baronale la mostra sull’evoluzione del costume e dell’armamento difensivo nel passato isolano A Senis con “Soldaus” uno spaccato di storia sarda.
“Così valorizziamo anche il nostro palazzo baronale” Tredici abiti e armature in un edificio storico, nel cuore della Marmilla. Ovvero il racconto dell’evoluzione del costume e dell’armamento difensivo umano attraverso i secoli della storia sarda.
La mostra
Nell’esposizione “Soldaus” il visitatore potrà verificare le differenze nell’armamento di attacco e difesa e capirne l’efficacia. Ci sono le ricostruzioni di 22 abiti e armature appartenute a personaggi vissuti nei diversi periodi della storia sarda, dal prenuragico all’ottocento. 22 sono le figure di soldati e guerrieri sardi raccontati. “Una mostra in evoluzione”, hanno precisato i due curatori, “che accorpa continuamente nuovi personaggi, arricchendosi di nuovi soggetti. Tutte le ricostruzioni sono eseguite con la collaborazione di archeologi e storici, alternando la ricerca tra fonti archeologiche, documentarie, studio degli abiti e delle rappresentazioni artistiche. Ogni manichino porta in calce la descrizione accurata delle armi e del vestiario. Inoltre un banchetto tattile, appositamente allestito e pensato in particolare per gli ipovedenti, consente al visitatore toccare con mano alcune riproduzioni”.
Gli oggetti
In un pannello a muro una ricca riproposizione di spade di diversi periodi, poi una selezione di elmi e scudi e la ricostruzione di un’antica fucina per i metalli, per la lavorazione del bronzo e del ferro, realizzata secondo moderne tecniche di archeologia sperimentale, con i mantici, i crogioli, gli stampi le incudini e i vari prodotti della lavorazione. Un’altra sezione è dedicata alla tessitura con un arcolaio originale ottocentesco, un telaio verticale e uno orizzontale, corredato di lana e fusarole. Grande spazio alle ricostruzioni del periodo nuragico con 10 ricostruzioni e ancora un’imbarcazione nuragica e un nuraghe monotorre. Inoltre le ricostruzioni storiche e le riproduzioni museali permettono al pubblico di imparare in maniera attiva, tramite la riproposizione realistica e funzionale di oggetti altrimenti poco interessanti per lo spettatore.
L’invito
“Aspettiamo tutti i sardi ma anche i turisti in transito nell’isola alla nostra mostra”, ha chiuso il primo cittadino di Senis, “sarà anche l’occasione per conoscere il nostro bel centro storico, la fontana spagnola e scoprire le tradizioni e i sapori del nostro piccolo centro”.
Orari:
La mostra si può visitare il martedì, giovedì, sabato, domenica e nei giorni festivi dalle 18 alle 20. In giorni e orari differenti su prenotazione: WhastApp 3485796360 o 3462203693.