Si inizia venerdì alle ore 20:30 con l’ultima opera di Pirandello, riscritta e agìta da Valentina Banci
Il Teatro Eliseo di Sardegna a Nuoro articola un programma dove sono le donne a avere protagonismo e rappresentanza artistica; dove la produzione di danza in Sardegna trova un contesto di sviluppo e presentazione al pubblico. Questo per celebrare i centocinquant’anni dalla nascita di Grazia Deledda.
Il capolavoro incompiuto di Luigi Pirandello che mette in scena il drammatico destino di una compagnia di attori allo sbando, ridotta allo stremo; una metafora dell’agonia dell’arte che deve cercare spazi isolati per esprimersi, al di fuori della società. Si tratta di una favola nera che si muove nel confine tra il sogno e la realtà, un’opera capace di interrogare la contemporaneità sul senso dell’esistenza in bilico, sull’orlo del baratro ma ancora capace di affermare la propria dignità di esistenza.
Le dichiarazioni della regista
“Non posso negare che questo progetto sia frutto di una riflessione scaturita della pandemia mondiale che ci ha colpiti e che forse non riuscirà a scalfire il drammatico destino di un mondo sempre più affossato da logiche economiche, un mondo sordo alla voce della Poesia che non riesce più a penetrare nei Bunker di cemento armato che sono diventati i cuori duri di una specie che ha venduto l’anima. Cosa poter dire adesso? Cosa provare a sussurrare all’orecchio? Dove trovare le parole? E quali parole possono davvero essere forti, lucenti, definite dopo tutto questo?”.
Con I giganti della montagna, Valentina Banci immagina un’unica voce capace di raccogliere il coro dei personaggi; per raccontarli attraverso una schizofrenica moltiplicazione, carica di intensità e humor. Valentina Banci – attrice e regista – è diplomata alla Bottega Teatrale di Vittorio Gassman, ha lavorato per il teatro tra gli altri con Leo de Berardinis, Giancarlo Cobelli, Gianluigi Pieralli, J.S. Sinisterra, Paolo Magelli, Massimo Castri, Valerio Binasco, Roberto Latini e ha preso parte a film e serie televisive.