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immigrazione sardegna

Identità e migrazione sarda

La conferenza stampa in Aula Magna a Sassari

La FASI – Federazione delle Associazioni Sarde in Italia e il Gruppo Sae – Sapere Aude Editori, con la Nuova Sardegna, terranno una conferenza stampa per presentare un Protocollo d’Intesa tra Fasi e Gruppo Sae volto alla divulgazione e valorizzazione dell’emigrazione sarda in Italia. L’appuntamento venerdì 18 marzo alle 11:00 nell’aula magna dell’Università di Sassari.

Il tema della migrazione sarda

I sardi che vivono al di fuori della Sardegna, secondo le ultime statistiche, sono circa 2.250.000 (statistica del 2013); in ogni nazione dove risiedono, molti di loro sono organizzati in circoli. Dal 1968 esiste un periodico (il Messaggero Sardo); distribuito a tutti i sardi nel mondo, e da alcuni anni vi è anche l’edizione on-line. Mentre l’emigrazione meridionale è caratterizzata da una prevalenza maschile, quella sarda ha come costante un alto quoziente di femminilità. Per la popolazione sarda che emigra all’estero il rapporto donne-uomini è molto alto (100 donne su 101 uomini). L’emigrazione sarda si colloca, e si è storicamente collocata, all’interno della più generica e mai risolta “questione meridionale”; nonostante le sue caratteristiche strutturali si discostino da quelle del fenomeno migratorio comune nelle altre regioni del Mezzogiorno. Il ritardo con il quale il suo processo ha avuto inizio rispetto al resto del sud, ha determinato infatti particolari modalità di sviluppo. Temi importanti sono quelli dello spopolamento dei comuni interni alla regione , la giovane età dei migranti e il rifiuto di soffocanti modelli culturali paesani.

Una conferenza per riflettere sulla nostra condizione; anche a chilometri di distanza vogliamo e dobbiamo sentirci appartenenti alla nostra terra.

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“Dove le parole non arrivano... la musica parla.”

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