“LE INTERMITTENZE DELLA VITA”, il nuovo album strumentale dell’arpista italo-svizzero RAOUL MORETTI.
“Le Intermittenze della vita” contiene 12 brani di musica strumentale in cui l’artista si propone di ridefinire le frontiere musicali dell’arpa. Racconta il percorso cronologico e l’evoluzione psicologica-emotiva vissuta durante il periodo di lockdown. Raoul Moretti, attraverso suoni e tecniche non convenzionali, declina l’utilizzo dell’arpa elettrica come emanazione diretta, per esprimere sé stesso come artista ed essere umano.
Il disco vanta le preziose collaborazioni con cantante sardo Beppe Dettori. Che ricorre a un uso particolare delle corde vocali, e dei musicisti Wan Xing e Chan Shek Ming.
Il disco è strutturato in quattro parti, ciascuna composta da tre brani. Nella prima parte viene rappresentato in musica il punto di vista delle persone e le immagini esterne, come il silenzio delle città deserte e i runner solitari.
Nella seconda parte lo sguardo si apre al mondo e alla Cina, rappresentata nei suoni dagli strumenti a corde della tradizione cinese.
La terza parte, invece, descrive in musica gli aspetti psicologici dei momenti di crisi dovuti alla persistenza della situazione; infine, l’ultima parte porta con sé la nascita di una forza interiore dell’uomo, con la speranza che tutto finisca.
«Ispirandomi al titolo del libro “Le intermittenze della morte” del geniale scrittore portoghese José Saramago, ho pensato di realizzare una sorta di diario musicale per descrivere le emozioni e gli umori di questa esperienza “stra-ordinaria” a cui l’umanità si è dovuta adattare.
Oggi è uno degli arpisti più innovatori con una traiettoria artistica internazionale, esibendosi in oltre 20 Paesi in tutto il mondo e portando la sua arpa in differenti generi musicali come avant-garde, pop-rock, electronics e classic, in altre forme d’arte come danza, pittura, cinema e video-installazioni e, infine, in teatri, discoteche, strade, strutture ospedaliere e stazioni.