Esce al cinema dal 24 Marzo (in Sardegna) e dal 31 Marzo (nel resto d’Italia) “Il Muto di Gallura”; è il nuovo film di Matteo Fresi, ispirato al romanzo originale di Enrico Costa.
Il romanzo uscì nel 1885 con il sottotitolo Racconto storico sardo. Si inserisce in una precisa tradizione letteraria, ma la penna poliedrica di Enrico Costa sovverte le regole del “genere” per consegnarci una scrittura di luci e ombre, al pari della figura del protagonista. Pur non elevandosi alla grandezza morale di Giovanni Tolu, il Muto di Gallura si impone all’attenzione del lettore proprio per quei tratti primigeni, che lo rendono interprete della mentalità di un popolo.
La storia è ambientata nella Gallura di metà Ottocento, e ruota intorno alla faida tra due famiglie.
Bastiano Tansu, interpretato da Andrea Arcangeli, è un personaggio realmente vissuto, sordomuto dalla nascita, maltrattato ed emarginato da tutti che diventò utile alla causa della sua famiglia grazie alla sua mira prodigiosa.
Enrico Costa è stato un poligrafo, considerato il più alto esponente del romanzo storico sardo, sebbene non il pioniere. Filo rosso di tutta la sua carriera artistica, in quanto quella lavorativa è stata quasi totalmente spesa nelle banche sassaresi, è stata la ricerca storica, volta alla conoscenza ed allo studio della Sardegna. Le sue ricerche l’hanno portato ad occuparsi della sua città, della storia, della geografia (curò delle guide dell’isola), degli usi e i costumi dei sardi.
Il Muto di Gallura è un film prodotto da Fandango con Rai Cinema, con il supporto della Fondazione Sardegna Film Commission. Sarà distribuito da Fandango Distribuzione
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