Qui sopra potete ascoltare l’intervento avvenuto ieri durante la terza giornata della Berlinale, a Chiara Bellosi, che insieme al cast per la sezione Panorama ha presentato il suo nuovo film “Calcinculo”
Porta in alto la bandiera italiana la regista Chiara Bellosi, in concorso con il suo secondo lungometraggio: Calcinculo. La sceneggiatura di Maria Teresa Venditti e Luca De Bei, racconta i sogni senza saper sognare con i personaggi, una storia carica di pathos e di complicità tra due personaggi fragili ed emarginati. Presenti insieme alla regista,gli attori: Gaia Di Pietro, Andrea Carpenzano, Barbara Chichiarelli.
Un film che rispecchia le debolezze e le aspirazioni in ciascuno di noi
Chiara Bellosi racconta di come sin da subito si è affezionata alla sceneggiatura,sopratutto al personaggio di Benedetta,intrepretato da Gaia,che cerca costantemente di migliorarsi, indole intrisecamente presente anche nella regista. La Bellosi inoltre, racconta dell’affetto nei confronti dei due personaggi principali, definendo gli incontri che facciamo nella nostra vita come una ricchezza, belli o brutti che siano, ci fanno scoprire chi siamo o come vorremo essere. Benedetta e Amanda, le protagoniste si sentono fuori posto e costantemente con lo sguardo esterno puntato addosso, ma riescono comunque a creare una relazione paritaria, prendendosi cura l’uno dell’altra. I film di Chiara Bellosi hanno a cuore il legami umani, sono carichi di pathos e danno spazio a quella parte un pò bambina che si cela dentro di noi. Non possiamo far altro che aspettare al 10 marzo per vederlo al cinema!
Sinossi del Film
Forse è vero che si cresce anche a calci in culo. Ed è vero che quando la giostra gira veloce ci sembra di volare e non vorremmo scendere mai. È questo che succede a Benedetta quando incontra Amanda e decide di seguirla nel suo mondo randagio.
Chiara Bellosi
Chiara Bellosi classe ’76, regista e sceneggiatrice. Nei suoi 16 anni di carriera come regista ha scritto e diretto Palazzo di giustizia, e curato la regia del documentario Checosamanca di Andrea D’Ambrosio