monica vitti
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Vitti d’arte, Vitti d’amore: si è spenta la stella del cinema

A 90 anni se n’è andata l’icona del cinema italiano Monica Vitti. Insieme ripercorriamo i passi più importanti della sua preziosa carriera.

Gli esordi

Monica Vitti, nata Maria Luisa Ceciarelli, è stata l’icona del cinema italiano e mondiale. Il suo disarmante talento ha avuto il suo debutto ufficiale con la tetralogia dell’incomunicabilità. Fu protagonista de L’avventura (1960), La notte (1961) e L’eclisse (1962), per concludere con Deserto rosso nel 1964. Il regista Michelangelo Antonioni vide in lei la sua musa ispiratrice per la realizzazione di queste pellicole, regalandoci quattro delle sue performance più belle.

Le sue esperienze non si fermano infatti solo al cinema italiano, ma comparirà sugli schermi internazionali, diretta da Joseph Losey nel 1966 in La bellissima che uccide. Con Luis Buñuel in Il fantasma della libertà (1974).

La Vitti aveva un lato comico senza rivali. Dopo il lavoro con Antonioni, rivela il suo genio della comicità, all’altezza di ogni film da lei portato a casa. Nata sul palco del teatro, ritorna alle origini durante la sua collaborazione con Alberto Sordi. I suoi film la porteranno sugli schermi del grande pubblico.

E’ proprio in Polvere di stelle (1973) che Monica Vitti e Alberto Sordi mettono in scena quello che diventerà un cult del cinema. Proprio in quest’ultimo film, l’attrice fa trasparire un personaggio fino ad allora mai visto, trasformando il cinema in uno schermo di cambiamenti sociali fondamentali negli anni ’70. Con lei il lato comico, oltre a mostrarci il suo immisurabile talento, presenta un profilo sconosciuto. La donna che, dietro una maschera di allegria, vi è la voglia di liberazione e trasformazione.

Vincitrice, tra i tanti premi, di un Leone d’oro alla carriera (1995), una candidatura al premio BAFTA (1960), un Orso d’argento alla migliore attrice alla Berlinale, Monica Vitti ci lascia in custodia i suoi quarant’anni di carriera, impossibili da dimenticare.

About Valentina Tradori

laureata in beni culturali e spettacolo, theatre nerd e contemplatrice di film belli

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