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Diciassette gli obiettivi stabiliti dall’Onu per l’Agenda 2030

Documento sottoscritto nel settembre 2015 dai 193 Paesi membri delle Nazioni Unite

 

Sono diciassette gli obiettivi stabiliti dall’Onu per l’Agenda 2030, documento sottoscritto nel settembre 2015 dai 193 Paesi membri delle Nazioni Unite.

L’Agenda prevede una serie di interventi, complessivamente sono 169 sotto-obiettivi, per promuovere il benessere umano, proteggere l’ambiente e contribuire allo sviluppo globale. In particolare gli obiettivi o Sustainable Development Goals (SDGs) sono suddivisi in tre categorie: sociale, ambientale ed economico. Secondo quanto stabilito dall’Agenda 2030 ogni Paese deve contribuire in base alle proprie capacità al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Adnkronos ed Expleo hanno analizzato la situazione attuale focalizzandosi  sulle statistiche di sei obiettivi. I primi tre sono relativi allo sviluppo sostenibile sociale: Acqua pulita e servizi igienico sanitari; Energia pulita e accessibile; Imprese, innovazione e infrastrutture. Gli altri riguardano lo sviluppo sostenibile ambientale: Consumo e produzione responsabili; La vita sott’acqua; La vita sulla Terra.

Per i dati relativi al nostro Paese le fonti sono: Istat, attraverso il Rapporto sui Sustainable Development Goals presenta le misure statistiche per monitorare l’Agenda 2030; Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale; Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA) che ha funzione di monitoraggio e controllo dello stato ambientale e di supporto degli enti statali, regionali e locali. Mentre per i dati internazionali la fonte è Eurostat che fornisce a livello di UE una panoramica dei progressi sui singoli obiettivi di sviluppo sostenibile.

L’obiettivo numero 6

L’obiettivo numero 6 dell’Agenda 2030 mira a garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie. Invece per il raggiungimento di questo goal risulta fondamentale l’efficienza nell’uso della risorsa idrica. Allo stesso tempo nel nostro Paese la rete di distribuzione presenta diverse problematiche che causano perdite dovute a fattori come l’estensione della rete, il deterioramento degli impianti, allacci abusivi, consumi non autorizzati, errori nella misura dei contatori.

About Isabella Murgia

Isabella Murgia nata a Sassari, ma vivo a Cagliari dalla quinta elementare. Diploma di Liceo scientifico, laurea triennale in filosofia. Passione per il giornalismo e l'informazione.

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