Saranno oltre due italiani su tre a festeggiare tra le mura domestiche, con (pochi) amici…
Due italiani su tre festeggeranno il Capodanno in casa.
Spesa cenone italiani pari a 2 miliardi
Sono queste le previsioni di Cia-Agricoltori Italiani che stima un spesa alimentare complessiva per il cenone pari a due miliardi di euro.
Sebbene non siano in vigore divieti precisi la variante Omicron e le molte limitazioni spaventano .
Infatti solo il 15% dei cittadini sceglierà di trascorrere la notte di San Silvestro in ristoranti, locali e agriturismi.
Chi rimarrà a casa prediligerà i piatti simbolo della festa:
- zampone,
- cotechino,
- lenticchie
- pasta fresca,
- panettone e pandoro,
- salsicce, pesce azzurro e capitone,
- frutta secca,
- ma soprattutto bollicine.
Secondo le stime, infatti, da Natale fino al nuovo anno sono state stappate 86 milioni di bottiglie, per il 90% di produzione italiana.
L’aumento boom di contagi e quarantene, le feste in piazza saltate e la pioggia di disdette per viaggi e veglioni, spengono il Capodanno alle porte.
Variante Omicron
La variante Omicron spinge le famiglie a restare a casa: secondo Cia-Agricoltori Italiani, nonostante l’assenza di divieti su spostamenti e numero di invitati, saranno oltre due italiani su tre a festeggiare tra le mura domestiche, con (pochi) amici e parenti, per una spesa alimentare stimata di quasi 2 miliardi di euro complessivi, in linea con l’anno scorso, tra cenone del 31 dicembre e pranzo del primo gennaio.
Mentre solo il 15% degli italiani si prevede sceglierà ristoranti, locali o agriturismi per celebrare l’arrivo del 2022.
A vincere, in ogni caso, sarà la cucina classica del territorio con tutti i piatti simbolo: quindi cotechino e zampone (con una preferenza più marcata per il primo e un consumo totale di 4 milioni di chili) ma soprattutto lenticchie, tradizionali e convenienti, che toccano proprio l’ultimo dell’anno il picco massimo di consumo con circa 5 milioni di chili.
Il tutto accompagnato dalle immancabili bollicine, rigorosamente italiane nel 90% dei casi, con 86 milioni di bottiglie stappate da Natale fino al nuovo anno