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Diritto all'oblio

Diritto all’oblio anche per pazienti guariti da tumore

La discriminazione nei confronti di ex pazienti oncologici impedisce loro di riprendere una vita normale, serve una legge che li tuteli

Tanti i diritti civili riconosciuti ai malati tumorali ma spesso poco noti agli stessi. Tra questi, esenzione dal ticket, invalidità civile, legge 104, indennità di accompagnamento, assenze dal lavoro per terapia salvavita, rimborso viaggi. 
Circa un milione di persone possono considerarsi guariti e hanno un’aspettativa di vita pari a quella del resto della popolazione di stesso sesso e età.
 
Tuttavia, tra i tanti diritti riconosciuti non c’è quello che permette a queste persone di riprendere a vivere normalmente. Nella loro anamnesi rimane infatti il tumore e questo è fonte di discriminazione dal momento che sono ostacolati nell’accedere ai servizi finanziari e ai prestiti, o qualora vogliano contrarre un mutuo o adottare un bambino. Quello che dovrebbe essere riconosciuto è il cosiddetto “diritto all’oblio”, che permette al paziente oncologico di non dichiarare la pregressa patologia, trascorso un certo lasso di tempo dalla diagnosi e dalla conclusione dei trattamenti.
 
La Francia è stata il primo paese a riconoscere questo diritto. Oggi gli ex pazienti oncologici non sono obbligati a informare assicuratori e agenzie sulla pregressa patologia; tuttavia devono essere passati 10 anni dalla fine dei trattamenti o 5 per le persone che hanno avuto il tumore prima della maggiore età.
Belgio, Lussemburgo, Olanda e più recentemente il Portogallo hanno seguito l’esempio francese. 
 
In Italia, il regolamento GDPR sancisce il “diritto all’oblio”, ovvero alla cancellazione dai database dei dati personali. Quando i dati non sono più necessari rispetto alle finalità per le quali sono stati raccolti, l’interessato ritira il consenso al trattamento dei dati. Non è però contemplato che gli ex pazienti oncologici possano avvalersi di tale diritto e questo va a ostacolare il loro desiderio di tornare a una rinnovata normalità.

About Michela Serreli

Diplomata al liceo scientifico Euclide di Cagliari e laureanda in Lingue e comunicazione presso l'Università degli Studi di Cagliari. Appassionata di giornalismo e cinema.

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